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Come convertire PDF in documenti Word usando Google Drive

Per convertire PDF in documenti Word usando Google Drive il primo passo è ovviamente aprire Drive.

Cliccare poi sul tasto + Nuovo—>caricamento file e procedere all’upload.

Una volta caricato lo apriamo e selezioniamo la voce —> Apri con Documenti Google.

Il file sarà aperto in Google Documenti e sarà anche possibile editarlo.

A questo punto dal menù File—>selezionare Scarica—>Microsoft Word (.docx) e procedete al download.

Il file potrà essere aperto con Microsoft Word o con altri editor di testo che supportano i file .DOCX

Questo metodo funziona bene soprattutto con documenti PDF che non contengono immagini.

Come inserire una galleria di foto e un elenco di file di Google Drive in una pagina web

Per quanti usano le Google App ed in particolare Google Drive, per le aziende che usano le Google Apps for Work o le Google Apps for Education (ora semplicemente chiamate G Suite e G Suite for Education), per i webmaster in generale e per gli insegnanti in particolare che si occupano del sito web della scuola, può tornare comodo questo breve tutorial su come inserire una galleria di foto e un elenco di file residenti in Google Drive in una pagina web.

Dal momento che i file non risiederanno direttamente sul nostro sito, questa pratica è molto opportuna per non sovraccaricare la pagina web  rendendola lenta nel caricamento e per non consumare lo spazio acquistato dall’hosting provider, generalmente limitato, evitando eventuali costi aggiuntivi di abbonamento.

La procedura è piuttosto semplice e non richiede grande conoscenza dei linguaggi di programmazione. Eccola:

  1. creare una cartella in Google Drive e assegnarle un nome
  2. inserire i file o le immagini da mostrare dentro la cartella e concludere l’upload
  3. renderla pubblica cliccandoci sopra con il tasto destro del mouse, condividi>avanzate>Pubblico sul Web – Chiunque abbia accesso a Internet può trovare e visualizzare
  4. procurarsi l’ID della cartella aprendola, si tratta di una striscia di caratteri che si trova nella URL della barra di navigazione del browser dopo la scritta folders e lo slash (vedi sotto):

https://drive.google.com/drive/folders/ID

A questo punto non vi resta che copiare ed incollare nella vostra pagina web questa striscia di codice opportunamente modificata nella parte in grassetto e salvare:

<iframe style="width: 500px; height: 500px; border: 0;" src="https://drive.google.com/embeddedfolderview?id=IDFOLDER#grid" width="300" height="150">&lt;br /&gt;</iframe>

Oppure, se usate G Suite o G Suite for Education, quest’altra striscia dove mettere anche il nome a dominio del sito su cui sono installate le G Suite:

<iframe style="width: 100%; height: 600px; border: 0;" src="https://drive.google.com/a/NOMEDOMINIO/embeddedfolderview?id=IDFOLDER#grid" width="300" height="150">&lt;br /&gt;</iframe>

In questo modo, con l’attributo grid, otterrete una cornice iframe a griglia.

Se invece volete una visione a lista basta cambiare l’attributo grid con list.

Si può infine modificare la dimensione della cornice intervenendo sul numero di pixel in altezza e larghezza o sostituendo px con il simbolo della percentuale che ovviamente non deve superare il 100%.

Vedi sotto un esempio di codice di una lista di file con percentuale:

<iframe src="https://drive.google.com/embeddedfolderview?id=IDFOLDER#list" style="width:100%; height:600px; border:0;"></iframe>

Ecco un esempio di una serie di gallerie di immagini a griglia inserite nel mio blog didattico qui.

Cliccando su una di esse si aprirà in una nuova finestra del browser dove potrà essere zoomata e scaricata.

Come applicare una pellicola protettiva trasparente al telefonino: il metodo migliore (video)

How To: Perfectly Install a Screen Protector è un video che mostra il metodo migliore di applicare una pellicola protettiva trasparente al telefonino.

Questo modo, con il nastro adesivo, può essere usato non solo con iPhone, come mostra il filmato, ma con tutti gli smartphone e i tablet in commercio con ampio display: iPad, Android e via dicendo.

Non solo è una maniera molto efficace di far aderire un film protettivo ma anche la più semplice e sicura.

Guida: come duplicare un cd e avviarlo tramite emulatore senza metterlo nel lettore del computer

Dover consultare dischetti inserendoli di continuo nel lettore CD del computer personale è davvero noioso. Inoltre spesso è necessario ottenere delle copie di sicurezza in modo conservare un backup che potrebbe sempre tornare utile.

La soluzione esiste ed è davvero semplice: si tratta di clonare un CD ottenendo un’immagine ISO da salvare nel computer e lanciarla come fosse un normalissimo file senza dover più aprire il drive del PC.

Per fare ciò abbiamo bisogno di un paio di utility gratuite e molto semplici da usare.

Per creare immagini ISO esistono molti software, lo si può fare per esempiocon i programmi per la masterizzazione alla Nero.

Io vi consiglio di scaricare la versione portabile (che non richiede installazione) in Italiano di ImgBurn (link diretto per il download): un programmino semplicissimo da usare.

Fate doppio clic sul file ottenuto dal download ed otterrete una cartella da cui lanciare il software, il quale riconoscerà subito il CD inserito nel lettore del computer.

Basterà cliccare sul pulsante crea l’immagine di un disco, scegliere la cartella di destinazione e procedere alla creazione dell’immagine ISO, ossia il file che contiene l’intero contenuto del CD o DVD.

A questo punto servirà un emulatore, ossia un software in grado di aprire il clone del CD.

Scaricate la versione portabile WinCDEmu, lanciate il programma, cliccate sul pulsante mount another image, caricate il vostro ISO e si aprirà magicamente la classica finestrina AutoPlay di Windows che vi chiede come volete aprire i file quando si mette un CD nel lettore.

Selezionate il vostro CD virtuale e il gioco è fatto.

Ricordate anche che con un normale software per masterizzare potete creare una o più copie esatte di CD o DVD proprio a partire dalla sua immagine ISO, anche con il nostro ImgBurn.

Via | Maestro Alberto: il Web per la Scuola Primaria

Account Killer: un sistema che spiega come cancellare gli account dai social network a cui siamo iscritti

Account Killer è un ottimo un sistema che spiega come cancellare gli account dai social network a cui siamo iscritti.

Si tratta di un servizio gratuito che spiega passo passo come effettuare la cancellazione definitiva dalla reti sociali, non solo quelle più famose come Twitter, Google o Facebook.

Basta cliccare su un account da eleiminare e seguire la procedura.

Le 2 domande fondamentali che deve farsi chi vuole guadagnare con un blog

Sono ormai diversi anni che, sul web come anche off line, in moltissimi propongono di utilizzare un blog come un’ottima fonte di monetizzazione per guadagnare soldi con internet (specie in un periodo di crisi come questo).

Sicuramente è possibile fare soldi on line con un blog tuttavia, prima di dedicarsi all’attività di blogging, sarebbe il caso di analizzare seriamente alcune questioni davvero molto importanti.

Prima di tutto, il blogging business non è una specie di “formula magica” per fare soldi facili (spero che nessuno creda a questa favoletta). Perché? Per il semplice motivo che i soldi non sono MAI facili, ma vanno sempre sudati e guadagnati con professionalità!

Se leggi sul web di qualcuno che afferma di conoscere il modo per guadagnare con un blog senza fare nulla, o quasi, allora scappa subito a gambe levate perché si tratta sicuramente di un truffatore o di una persona incompetente che non sa di cosa sta parlando.

Fatta questa necessaria premessa, in genere ci sono sempre un paio di domande fondamentali che faccio a TUTTI quelli che mi dicono che vorrebbero guadagnare on line con un blog. Non porsi queste domande sin dall’inizio, cercando ovviamente di dare anche una valida risposta a esse, implica nella stragrande maggioranza dei casi il fallimento.

Iniziamo dalla prima domanda: “Cosa vuoi vendere sul tuo blog?” Esatto: vendere! Se vuoi incassare soldi, allora dovrai essere disposto a vendere qualcosa.

Qualunque attività capace di produrre reale ricchezza, non solo on line ma anche off line, si basa sempre sulla compra/vendita di qualcosa (prodotti o servizi). Se non vendi qualcosa, allora non potrai mai guadagnare neanche un singolo centesimo. Semplice.

Detto questo, i prodotti/servizi che puoi vendere on line sono delle tipologie più diverse: spazi pubblicitari, infoprodotti, prodotti fisici dei generi più disparati, servizi, consulenze, eccetera. Tuttavia, la cosa che più conta è che tu offra qualcosa che il mercato sia veramente disposto ad acquistare.

Nel corso di questi ultimi anni ho visto troppi business on line che sono falliti, perché chi li ha messi in piedi non ha avuto l’umiltà o l’accortezza di ascoltare il mercato, illudendosi che il prodotto/servizio si sarebbe “venduto da solo” (perché magari di buona qualità).

…Detto in altre parole: purtroppo la passione e la competenza da sole non bastano, se là fuori non c’è qualcuno realmente interessato ad acquistare ciò che hai da offrire. E questo anche se ciò che offri potrebbe essere realmente utile (il mercato è pieno di ottime idee rimaste invendute).

Pertanto la nicchia in cui andare a operare va scelta sempre prima, in modo molto oculato, e NON strada facendo come invece vedo fare (purtroppo) da parte di molti bloggers dilettanti allo sbaraglio.

Inoltre, come ho già detto, bisogna verificare in maniera attenta se, in quella determinata nicchia, ci sono persone disposte a spendere denaro in cambio di ciò che offri.
Passiamo ora alla seconda domanda fondamentale: “Hai in mente una strategia con la quale portare traffico in target al tuo blog?” Spessissimo mi imbatto in business on line potenzialmente molto interessanti ma poi, alla resa dei conti, non sono in grado di produrre reddito in quanto si riducono a essere delle specie di “cattedrali nel deserto”.

Oppure, e anche questo mi capita di osservarlo molto spesso, i costi di acquisizione del traffico in target (ovvero dei potenziali clienti) non vengono ripagati a dovere da quelle che poi sono le vendite on line che vengono effettivamente generate.

Non illuderti: se non ci pensi tu di persona, non sperare che qualcun altro sia così magnanimo da portarti visitatori sul tuo blog.

…Visitatori che poi NON potranno essere persone qualunque ma, come ho già accennato, dovranno essere in target con le tematiche che tratti on line. In caso contrario, rischi di avere diverse visite ma zero vendite.

Portare traffico targettizzato è un vero e proprio lavoro e se operi in una nicchia molto affollata e “battagliata” (ad esempio mutui e prestiti on line), allora sappi che non sarà per niente facile (e neanche economico) portare le persone giuste, e nella giusta quantità, a contatto con ciò che offri.

Perché è importante avere, sin dall’inizio, le idee molto chiare sul discorso del traffico? Per il semplice motivo che, spessissimo, portare traffico in target implica dei costi; specie se vengono utilizzati servizi validi, ma a pagamento, come AdWords (giusto per fare un esempio).

Pertanto dovrai pensare a fare un vero e proprio business plan, per poter comprendere subito se il ROI (ritorno sull’investimento) del tuo business on line potrà essere sostenibile, al netto di tutte le spese per il traffico (e non solo…), oppure no.

Queste due domande che ho esposto nel corso dell’articolo sono semplici, dirette e concrete. Eppure noto che la maggior parte di coloro che aspirano a guadagnare con il blogging business, non se le pongono quasi mai (almeno all’inizio).

Col risultato finale di procedere a tentoni, lungo la strada che porta a dei guadagni che possano essere considerati un minimo dignitosi (insomma: l’equivalente di almeno uno stipendio part-time giusto per capirci).

Comprendo benissimo che sono domande scomode e di non facile risposta. Tuttavia, il non porsi sin da SUBITO questi interrogativi implica che bisognerà, sicuramente, farci i conti in futuro.

…Magari dopo aver investito tantissimo tempo ed energie in un progetto che poi, alla dura resa dei conti, si è dimostrato economicamente poco sostenibile.

Guest post a cura della redazione di GuadagnareOnlineItalia.it

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