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Google contro Master New Media: la retenovela è finalmente finita

Il caso Robin Good (Master New Media) penalizzato da Google che si è trovato all’improvviso a gestire un calo di visite dell’ 70%, ha raggiunto finalmente il suo felice epilogo.

Il buon Robin invita gli editori indipendenti come lui a farsi sentire presso Google affinché non accadano casi come il suo, ma non fornisce ancora il motivo preciso o l’errore che ha causato la sua penalizzazione, aspetto che realmente interessa chi a seguito questa storia intricata.

Lancia tuttavia un invito a riflettere sicuramente da condividere:

“(pull)il fatto E’ che GOOGLE PUO’ penalizzare arbitrariamente siti web senza la necessità di fornire spiegazioni trasparenti sul perché dell’accaduto(/pull). Se notificasse apertamente ai siti web cosa c’è che non va, non avrei nulla da obiettare contro tali penalizzazioni, dato che i siti colpevoli avrebbero l’opportunità e il tempo di correggere laddove hanno sbagliato.”

Come ho già detto, la vicenda è una buona occasione per SEO, SEN e consulenti di marketing per apprendere qualcosa in più, ma anche per il blogger che vuole imparare alcune tecniche per posizionare il suo sito nelle ricerche dei motori.

Probabilmente ci saranno ancora altre puntate della “retenovela”, se siete interessati seguitele su Master New Media e in bocca al lupo a Robin Good e alla sua cricca di collaboratori.

Ricordo i miei post precedenti e un interessate articolo di Camisani Calzolari a riguardo e sulla “questione digitale” in generale:

Riferimenti:



Google contro Master New Media: la retenovela continua

Il caso Robin Good (Master New Media) penalizzato da Google che si è trovato all’improvviso a gestire un calo di visite dell’ 70%, assume di giorno in giorno nuovi interessanti sviluppi.

Google non indicizza più le sue pagine che sono passate dalla prima di una ricerca alla 10 se non peggio. Per sua stessa ammissione, (pull)un aiuto a riprendersi gli è venuto dai blogger(/pull) che come me seguono il suo caso e contribuiscono a generare visite.

Sembrava che la causa fosse aver venduto gli annunci di Text Link Ads (pratatica deprecabile secondo lo stesso Robin che recita un tardivo mea culpa), ma ora saltano fuori altre interessanti implicazioni: commenti spam lasciati sugli articoli per troppo tempo, o domini multipli che puntano allo stesso IP e che creano contenuto apparentemente duplicato sul sito.

L’accaduto a mio avviso è una buona occasione per SEO, SEN e consulenti di marketing per apprendere qualcosa da questa esperienza, ma anche per il blogger che vuole imparare alcune tecniche per posizionare il suo sito nelle ricerche dei motori.

Aspetto le prossime puntate della “retenovela” su Master New Media.

Ricordo il mio post precedente Scappa da Text Link Ads! Se sei ancora in tempo… e un’interessate articolo di Camisani Calzolari a riguardo e sulla “questione digitale” in generale.

Riferimenti:



Scappa da Text Link Ads! Se sei ancora in tempo…

Dopo quello che è successo al buon Robin Good Master New Media e alla sua efficiente aziendina d’editoria indipendente è necessario fare attenzione con gli annunci pubblicitari di testo.

Il buon Robin, reo di aver venduto gli annunci di Text Link Ads (3000 dollari al mese, mica bischero!), è stato bannato da Google. E pensare che sono briciole perché l’80% degli introiti di Master New Media provengono da Adsense. Fate due conti, se volete… per crepare d’invidia!

Robin Good presentava un ottimo Page Rank di 7, è un publisher di Adsense Premium e si è trovato all’improvviso a gestire un calo di visite dell’ 70%. Da 15000 giornaliere a 4000 circa.

(pull)Google lo ha scaricato, non indicizza più le sue pagine(/pull), passando dalla prima pagina di una ricerca a pagina 10 se non peggio.

Quindi occhio, se usate gli annunci di testo a pagamento e non volete che Google vi si scateni contro compromettendo gli introiti di Adsense pensate bene a quello che fate!

Sono sinceramente dispiaciuto per l’accaduto e aspetto le prossime puntate della “retenovela” su Master New Media.

Riferimenti:



Le cassette degli attrezzi di Mashable (la lista delle liste)

L’autorevolissimo blog americano Mashable pubblica da un po’ di tempo delle supercomplete liste di links che elencano le migliori risorse reperibili in rete riguardo alcuni temi caldi del web.

Sono vere e proprie toolbox, cassette degli attrezzi ricolme di strumenti selezionati per utilizzare al meglio per esempio Firefox, WordPress e tante altre applicazioni.

Vi presento la “lista delle liste” di Mashable, tradotta in italiano e suddivisa per argomenti con centinaia e centinaia di ghiotti links.

WordPress:

Firefox:

Google:

Facebook:

Twitter:

Digg:

Opensource:

Browser:

Blogging:

Sviluppo Web:

Storage:

PDF:

P2P:

Wiki:

Tags:

Soldi:

Multimedia:

Social Network:

Social Bookmarking:

RSS:

Mappe:

Giochi:

Scuola:

Productivity:

Telefonia mobile e VoIP:

Office Online:

Posta elettronica:

Varie:

Generale:

Ossia, il listone ricapitolativo di una parte delle liste di Mashable (spero non mi sia sfuggito qualcosa… ), pubblicato l’8 settembre 2007.

Cercherò di mantenere aggiornato il post con le nuove toolbox proposte da Mashable e spero di essere stato utile.

Adsensemeter: calcolare il guadagno potenziale di un sito con Adsense



Adsensemeter, basandosi sulle statistiche di Alexa, calcola il potenziale guadagno mensile di un sito con gli annunci pubblicitari di Google Adsense semplicemente inserendo la sua URL (e CPM).

Funziona anche attraverso un comodo bookmarklet da trascinare nella barra dei segnalibri. Ma i dati riportati sono attendibili?

Via | AccessoWeb2.0


Nuova importante funzione in Blogger, l’autosalvataggio dei post


Blogger la piattaforma blogging di Google presenta una nuova importante caratteristica: l’autosalvataggio del post ogni minuto durante la sua stesura.

Si può così scrivere comodamente un articolo senza pensare a salvarlo e senza paura di perdere il contenuto per un errore.

L’auto salvataggio non avviene sui post precedentemente pubblicati che decidiamo di modificare.

Blogger ha dimostrato, con le ultime intelligenti proposte, di essere tra le migliori piattaforme gratuite di blogging. Per semplicità d’uso forse superiore all’amato WordPress.



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Maestro Alberto Scuola Primaria

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