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Open Source Living: i migliori software opensource gratuiti



Open Source Living non è altro che una raccolta dei migliori e più celebri software opensource disponibili per il download gratuito.

Costo zero e massimo della qualità sono i requisiti per entrare nell’elenco. Queste le categorie:

  • Web++ » web browsers, RSS readers, email Clients, operating systems
  • Graphics & Photo » photo editing, vector graphics, 3D modeling
  • Video » media players, video editing, screencasts, DVD ripping & burning
  • Audio » audio players, podcasting, recording, MP3 & audio tools
  • Documents » word & office suites, note taking, personal finance
  • Content Management » blogging, portals, forums, wiki, e-learning
  • File Transfer » peer to peer, IRC, chat clients , file sharing & hosting
  • Web Dev » MySQL & PHP, web dev references, Source code editors , flash
  • Entertainment » games, screensavers, stars and planetarium software
  • Miscellaneous » archiving, security, map tools, graph plotter, tracker

C’è tutto il necessario per allestire un computer dalla A alla Z senza spendere un euro.

Via | FeedMyApp


BitNami: installare applicazioni web 2.0 in locale



Bitnami è un insataller opensource che si sostituisce ad un web server in modo da permettere di configurare in locale un gran numero di applicazioni web.

Alcuni esempi:

  • WordPress
  • Joomla
  • Drupal
  • phpBB
  • Moodle
  • MediaWiki

Disponibile per Windows, Linux e Mac, BitNami è capace di installare tutto il necessario affinché l’applicazione funzioni (Mysql, Apache, PHP, Ruby, ecc.), c’è soltanto da scaricare i software, avviare e configurare i programmi.

Un’ottima risorsa per testare per esempio il funzionamento di un blog sul proprio computer prima di pubblicarlo.

Via | Go2web20.net


Ulteo: usare OpenOffice online



Ulteo è un desktop online (fondato anche dal padre di Mandrake Linux) la cui finalità è realizzare una suite di programmi opensource accessibili via web.

Tramite Ulteo ora si può accedere online anche a OpenOffice 2.3 attraverso browser (per ora Firefox, Safari e Internet Explorer), basta una semplice connessione alla rete e supporto Java. Writer, Impress, Calc, Draw, Math e Base sono disponibili nelle lingue desiderate.

Per il momento il progetto è in fase beta testing chiusa, ma si può inviare un’email per chiedere un invito a partecipare. Gli utenti dispongono di un giga di spazio remoto gratuito per immagazzinare dati.

Risulta evidente la possibilità di collaborare in contemporanea via web con colleghi ed amici alla realizzazione di documenti da ufficio.

Attenderemo con partecipazione lo sviluppo del progetto. Da monitorare.

Via | Punto Informatico


FlickrDown: programma gratuito per scaricare foto da Flickr



FlickrDown è un utility opensource che consente di scaricare grandi quantità di foto da Flickr in modo semplice e rapido.

Basta aggiungere il nome di un utente (non necessariamente il nostro), un indirizzo email, tags o il nome di un gruppo e l’applicazione identifica le foto.

Si possono scaricare singole immagini, sets o addirittura l’intero account di un utente. Per scaricare le proprie foto private è necessario autenticarsi con Flickr.

Utilissimo, gratuito, facile da usare, veloce (ho scaricato 50 mb di foto in 8 minuti), cosa volere di più!?

In passato ho usato programmi simili, ma FlickrDown è senza dubbio il migliore.

Da non perdere.


EduSim: ambiente virtuale per la didattica interattiva



EduSim (Educational Simulation) è una affascinate strumento didattico pensato per gli insegnanti.

Si tratta di un ambiente virtuale interattivo in 3D per simulare vere e proprie lezioni per tutti i livelli di scuola, dalle elementari alle superiori.

Nella piattaforma possono essere inseriti video, immagini, musiche, testi i quali possono essere modificati in vari modi: ruotati, girati capovolti, spostati, trasformati e resi tridimensionali in una specie di divertente gioco educativo.

Può naturalmente essere usata per scopi diversi, come strumento di supporto nelle riunioni di gruppo per esempio.

L’accostamento con Second Life viene spontaneo. Il video sopra, tuttavia, vale più di qualsiasi spiegazione.

L’applicazione per ora è disponibile per il download soltanto per Mac (ma presto lo sarà anche per Windows).

Potrebbe essere effettivamente usata a scuola? Se penso allo stato dei laboratori d’informatica delle scuole italiane e alla qualità insegnamento delle materie tecnologiche nei vari ordini di scuola mi viene da ridere… Non conosco troppe scuole ricche con insegnanti geek!

Una recensione più approfondita su Religione 2.0 e una presentazione su SlideShare.

Via | Mashable


Il computer da 100 dollari in vendita ai filantropi americani a 400



L’ambizioso sogno di Nicholas Negroponte di produrre un computer a basso costo per sconfiggere il cosiddetto digital divide, ossia il divario digitale tra paesi ricchi e paesi con economie disagiate, durante la sua lunga genesi ha visto un inevitabile lievitazione dei costi.

Da 100 dollari sembra si sia arrivati quasi al doppio (188$). Per questo motivo è al via un’iniziativa per recuperare denaro in modo da tagliare i costi.

Dal 12 novembre sarà possibile acquistare uno di questi laptop a 399 dollari e di fare una donazione per consentire la spedizione di un altro computer a un bambino di un paese povero.

Lo schema è chiamato G1G1 (give one get one, ossia dai uno prendi uno). Il computer è dotato di memoria flash da 1 giga, 3 porte USB, 256 ram di memoria, scheda di rete wireless, un display da 7.5″, alimentazione a manovella e ovviamente di software opensource.

Un gran bel gadget.



Studiato e concepito come un mezzo per garantire a tutti i popoli del mondo l’accesso alla conoscenza e per cercare di favorire una scolarizzazione omogenea.

Per chi ancora non lo sapesse il progetto si chiama OLPC (One Laptop Per Child, ossia un computer per bambino).

Con circa 280 euro (al cambio attuale) si potrà disporre di 2 computer, uno per sé e uno da donare. Il problema è che l’iniziativa è rivolta soltanto ai cittadini americani e quindi noi europei simo esclusi da un’iniziativa a cui in molti avrebbero partecipato volentieri. Me compreso.

Via | Mashable


Pixel Art

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Maestro Alberto Scuola Primaria

Maestro Alberto albertopiccini.it
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Coding

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