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Instagram Shuffle: roulette con le foto di Instagram

Come ho già avuto modo di dire Instagram manca ancora di una valida interfaccia web.

Instagram Shuffle può parzialmente porre rimedio a questo limite.

Si tratta infatti di un’applicazione che funziona come roulette con le foto di Instagram.

Si accede al servzio e cliccando sul pulsante shuffle sarà caricata una nuova foto casualmente tra i milioni di scatti effettuati dagli utenti.

Le immagini possono essere condivise nelle reti sociali alla Twitter e FaceBook tramite appositi pulsanti.

Instagram Shuffle è gratuito e non richiede registrazione.

Instagram: cos’è, come funziona, il perché di un successo annunciato

Era da un bel po’ di tempo che non venivo così coinvolto, anche emotivamente, da un’applicazione e non sono l’unico visto che è stata scaricata in pochi giorni da centinaia di migliaia di utenti in tutto il mondo. Ecco perché voglio approfondire la mia breve recensione di pochi giorni fa.

Cos’è, a cosa serve, come funziona.

Instagram è un’applicazione per iPhone (iTunes link, gratis) che consente di scattare foto e di condividerle facilmente anche nei nostri account di Twitter, FaceBook, Tumblr e Flickr.

Si possono seguire altri utenti nel suo social network (aggiungendoli connettendo l’applicazione a FaceBook, Twitter, cercandoli nella rubrica dello smartphone o dal nome), votare le foto con il bottone i like, lasciare commenti, guardare le fotografie più popolari.

Instagram fornisce 11 splendidi filtri fotografici in grado di rendere spettacolari le immagini catturate con la fotocamera dell’iPhone (di solito decisamente mediocri e scarse in qualità).

I filtri ricordano quelli di Hipstamatic, un’altra magnifica applicazione per iPhone.

I miglioramenti della camera dell’iPhone 4 e la possibilità di usare la camera frontale di certo favoriscono lo sviluppo di applicazioni come questa, ma non avrei mai creduto che Instagram potesse farmi ritrovare la passione per la fotografia utilizzando un telefono cellulare.

Con un po’ di fantasia e di creatività, infatti, uno scatto convenzionale, o addirittura mal riuscito, può essere trasformato in una splendida foto.

La semplicità d’uso è la forza di questo strumento. Si scatta una foto (o la si carica dal rullino), si seleziona l’area dell’immagine da salvare, si sceglie il filtro e la si pubblica online scegliendo se condividerla anche in Twitter, FaceBook, Tumblr e Flickr. E’ anche possibile geolocalizzarla tramite FourSquare.

Il perché di un successo.

Instagram genera foto di alta qualità, consente un processo di upload molto veloce e, soprattutto, facilita il processo di condivisione via web.

Le immagini di tutti gli utenti del nostro network saranno visibili in un feed direttamente sul telefonino (manca ancora un’interfaccia web) ed è spesso un bel vedere.

Grazie ad Instagram possiamo condividere i nostri stati d’animo “visuali” pubblicandoli sul muro di FaceBook, le nostre foto nella timeline in Twitter (bypassando TwitPic e siti simili), salvarne una copia contemporaneamente nel nostro Flickr e trasformare il nostro Tumblr in uno stupendo foto blog.

Personalmente ho iniziato a usare nuovamente il mio Tumblr dopo averlo abbandonato da mesi grazie proprio ad Instagram.

Il successo virale di Instagram è già enorme ed è destinato ad aumentare per vari fattori: la diffusione sempre più massiccia degli iPhone e dell’uso dell’internet mobile, il futuro lancio di applicazioni per telefonini Android e Blackberry, il miglioramento delle funzioni di un’applicazione che è ancora giovanissima.

Per tutti questi motivi e per altri ancora Instagram è un’app assolutamente da non perdere.

Per chi volesse aggiungermi come amico io sono terminal.

Instagram: la vita di tutti i giorni in istantanea, la nuova mania del foto sharing in mobilità

Instagram, o Instagr.am che dir si voglia, è un’applicazione per iPhone che consente di condividere la vita di tutti i giorni in istantanea (iTunes link, gratis).

A giudicare dal successo ottenuto, più di 100.000 download in meno di una settimana, si può ben dire che rappresenti già la nuova mania del foto sharing in mobilità.

Si tratta di uno dei quei servizi che si differenziano dagli altri, innovativi, destinati ad avere un grandissimo riscontro e a diffondersi rapidamente nelle abitudini della gente che usa i dispositivi mobili e gli smartphone per collegarsi ad internet.

Mi riferisco a quello che è già successo per FourSquare per esempio nei mesi scorsi. Insomma, è destinato a fare tendenza.

Con questa applicazione si possono scattare foto, catturare momenti di vita ed organizzarli in un flusso continuo proprio come fa Twitter nella timeline o come il muro di FaceBook.

Tale flusso è disponibile come feed e può essere condiviso da altri utenti come in tutte le reti sociali degne di tale nome.

Invece di condividere link o messaggi di 140 caratteri si condividono immagini di vita quotidiana, si racconta noi stessi con le foto.

L’applicazione fornisce alcuni filtri fotografici che permettono di dare alle foto un tocco più istantaneo, casuale, artistico, vagamente retrò.

Le immagini possono essere geolocalizzate grazie all’integrazione con FourSquare, e condivise in altri social media come FaceBook, Twitter, Tumblr, Flickr.

Il potenziale di Instagram è enorme dunque e presto saranno di sicuro lanciate applicazioni per telefonini Android e Blackberry.

Must have.

AirBnB: affittare stanze e appartamenti economici per le vacanze in tutto il mondo

AirBnB è una community che sta riscuotendo un enorme successo in tutto il mondo dove è possibile dare in affitto o affittare stanze e appartamenti economici per le vacanze.

Si tratta di un sistema generato dal basso dalle persone che mettono a disposizione alcuni locali della propria casa in affitto con lo scopo di guadagnare un po’ di soldi. Non a caso il loro motto è “viaggia come un essere umano“.

Si potrebbe definire come un mercato P2P per viaggiatori, per gente stanca di sostare nei soliti alberghi e alla ricerca di sistemazioni a buon prezzo più a misura d’uomo.

L’affittuario può può promuovere il suo spazio inserendo foto, mappe geografiche, periodi di disponibilità e i prezzi ovviamente.

I turisti, invece, possono ricercare attraverso un apposito motore la sistemazione che fa al caso loro in base alla località, al numero di persone da ospitare, al periodo del soggiorno e pagare con carta di credito. Essi possono anche contattare di persona l’inserzionista dell’annuncio.

AirBnB è un sistema in forte espansione (al momento in cui scrivo conta 7.367 citta’ in 161 diversi paesi, circa 1.300 in Italia) e vi si può accedere gratuitamente registrandosi.

FourSquare: cos’è, come funziona, il perché di un successo

Senza dubbio FourSquare è il social network del momento, quello che richiama più curiosità e interesse negli smanettoni del web, il servizio tra i più discussi nei siti che si occupano di social media e di web 2.0.

Ma andiamo per gradi cercando di spiegare a chi non ancora lo sapesse quali sono le sue caratteristiche principali.

Cos’è, a cosa serve, come funziona.

FourSquare è una rete sociale fondata nel 2009 da Dennis Crowley e Naveen Selvadurai, che si basa sulla geolocalizzazione degli utenti, vale a dire sulla condivisione della propria posizione geografica via gps attraverso un dispositivo mobile, uno smartphone come un telefonino Android, un iPhone o un Blackberry, per i quali sono disponibili apposite applicazioni gratuite.

Gli utilizzatori di cellulari Symbian e di Pocket PC con Windows Mobile touchscreen possono usarlo via Waze, un navigatore satellitare gratuito.

Chi non disponesse di un simile device può comunque partecipare alla community semplicemente inviando messaggi sms.

Gli utenti possono effettuare il cosiddetto check in nei locali, nei negozi, nei musei, in qualsiasi posto di interesse pubblico. Essi sono suggeriti direttamente dall’applicazione e nel caso non lo fossero possiamo aggiungere un punto d’interesse direttamente noi stessi.

Tutto funziona come una specie di gioco. Maggiore sarà il numero dei check in e dei tip, i suggerimenti lasciati su un posto, e più punti otterremo per conquistare una lunga serie di badge, una sorta di “medaglia al merito” che indica la popolarità e l’influenza di un membro.

I commenti possono essere sincronizzati con un account Twitter e su FaceBook. Ciò significa che è possibile condividerli contemporaneamente anche nei due social network.

Allo stesso modo si possono cercare amici rovistando nella nostra sfera sociale di Twitter, FaceBook, nella rubrica di GMail o aggiungerli direttamente.

Le notifiche push consentono di trovare gli amici che sono nelle vicinanze o addirittura che si trovano contemporaneamente nello stesso locale.

In pratica più si usa FourSquare, maggiori saranno le informazioni a nostra disposizione e maggiore sarà l’incremento dei nostri meriti.

Uno degli obiettivi più ambiti è diventare major, vale a dire “il sindaco” di un posto. Tutto questo si consegue effettuando il maggior numero di ingressi nello stesso luogo entro due mesi, sempre se tale carica risulti ancora libera ovviamente…

Il perché di un successo.

FourSquare è utile per scoprire nuovi posti da esplorare e può essere usato a fini turistici. Di sicuro funzionano più le indicazioni lasciate direttamente dalle persone piuttosto che le spesso false informazioni per viaggiatori che si reperiscono normalmente.

Da questo punto di vista è destinato a crescere esponenzialmente man mano che la community italiana a sua volta sarà più numerosa e partecipativa.

La forza del suo esito straordinario e in continua crescita, tuttavia, è dovuta all’aspetto ludico. FourSquare, infatti, si presenta come un vero e proprio gioco sociale partecipativo.

Il meccanismo dei badge, favorisce la voglia di diventare superuser.

La condivisione della geolocalizzazione permette di incontrare la cerchia degli amici nelle vicinanze o addirittura di bluffare riguardo alla nostra posizione attuale…

Non è un caso che FaceBook, con la nuova funzione Places si metta in sua diretta concorrenza.

Ma FourSquare, a mio avviso, è destinato a vincere, un po’ come accedde in passato con Twitter. Tanto fu il successo del servizio di microblogging che moltissimi furono i cloni. Tuttavia, a distanza di tempo, solo Twitter si è imposto come il più influente e autorevole.

Lo stesso sta accadendo per FourSquare che sta sbaragliando la concorrenza, in primis quella di Gowalla.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è quello del cosiddetto social marketing. FourSquare, infatti può essere utilizato, dalle aziende a scopo promozionale, per pubblicizzare il proprio brand.

C’è chi offre sconti, prezzi e tariffe speciali, inviti e agevolazioni ai clienti migliori in base al numero di check in o addirittura la possibilità di ottenere nuovi ambiti badge.

FourSquare in questo senso sta pensando ad incrementare il proprio piano di partnership con alcune importanti catene di negozi e di media americani.

Insomma, le sue possibilità di utilizzo sono ancora inesplorate e tra le persone nascono nuove forme di aggregazione e di gioco destinate ad avere più o meno fortuna.

I contro.

Molti sono i pro, ma ci sono anche le contro indicazioni. In primo luogo la privacy.

Chi usa FourSquare deve per forza di cose rinunciare ad una buona fetta della propria location privacy, oppure restringere la sfera delle amicizie e l’autorizzazione a visualizzare i check in a poche persone affidabili. Ma così facendo il gioco non varrebbe più la candela.

In ogni modo è sempre possibile usare il bluff di effettuare il check in in un posto non vero per depistare la gente correndo però il rischio di essere bannati, esclusi dal servizio. Oppure mantenere semplicemente i check in privati, in gergo off the grid (OTG), evitando di condividerli con gli amici.

Non è poi così ragionevole condividere la propria posizione geografica a centinaia di chilometri da casa quando siamo in viaggio o in vacanza lasciandola incustodita, alla mercé di possibili malintenzionati…

Tanto meno effettuare il check in in luoghi sensibili come la propria abitazione o il proprio posto di lavoro.

In pratica condividendo la propria posizione la renderemo nota anche a un possibile ladro, a un’autorità e magari al nostro datore di lavoro. Occhio dunque a non esagerare.

La affermazione definitiva di FourSquare in Italia, a mio avviso, dipenderà molto da alcuni fattori. Nello specifico sicuramente dalla diffusione delle reti wi-fi gratuite di cui il nostro paese è davvero carente e dalla recezione del potenziale commerciale da parte di aziende sponsor, spesso restie a confondere l’aspetto ludico con quello legato al business.

Detto ciò, se volete aggiungermi alla vostra community potete trovarmi a questo indirizzo.

Hipmunk: motore di ricerca visuale di voli low cost

Hipmunk è un motore di ricerca visuale di voli low cost.

Fornito di un interfaccia grafica chiara e semplice da usare, basta inserire la città di partenza, quella di arrivo e le date per ottenere la timeline dei voli economici.

Volendo si può anche inserire il numero di persone, la classe e la compagnia.

I risultati possono anche essere filtrati in base alla fascia oraria di partenza.

Hipmunk è gratuito e non richiede registrazione.

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