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Dimenticare Windows Vista (la contro propaganda)

A pochi giorni dal lancio di Vista assistiamo a una campagna di propaganda più o meno interessata da parte dei media che si assomma alla pubblicità ufficiale. Ma c’è chi la pensa diversamente e invita ad aprire gli occhi.

“Vista è, nel migliore dei casi, mediamente modesto, e nel peggiore ti viene voglia di andare di corsa a Redmond e dare a qualcuno un pugno nel fegato.”

“Microsoft loda nuove caratteristiche, molte delle quali rubate senza alcuna vergogna da Apple Macintosh”.

Estratti dalla recensione di Stephen Manes, dall’autorevole rivista economica Forbes, il quale picchia duro soprattutto sul terreno della sicurezza.

Le conclusioni sono una perla. “Il mio consiglio: mai considerare di aggiornare una vecchia macchina a Vista. Punto. E se non c’è altro rimedio, non comprarne una nuova con Vista finché non esca l’inevitabile Service Pack 1 (meglio conosciuto come il Festival delle Correzioni) per combattere gli orrori che ancora non si conoscono” (traduzioni mie).

C’è proprio da meditare… Meglio aspettare qualche mese in modo che altri utenti lo sperimentino per chi lo vorrà usare, pagando naturalmente anche dei buoni soldi per farlo!

Sharea, ovvero come divertirsi a condividere media

sharea

In questo post non recensirò Sharea, perché è un servizio tutto da provare.

Anche se offre 3 giga di uploads gratuiti mensili (e molte altre ottime caratteristiche) non è un vero proprio servizio di storage. E’ infatti soprattutto un ambiente di condivisione di media: foto, video, audio. I files caricati possono facilmente essere organizzati in albums, resi pubblici, riservati ai soli amici o mantenutii del tutto privati.

I nostri contenuti possono anche essere pubblicati in una sorta di blog interno, proprio come si fa con uno vero. I post e i blogs creati sono visibili alla comunità e altri utenti possono decidere se appropriarsene, aggiungendoli ai propri preferiti, commentarli, scaricarli. Naturalmente possono anche essere ricercati.

In sostanza si tratta di un modo di condividere contenuti tramite una rete sociale. Purtroppo manca la funzione per inserire i nostri media in un sito internet o in un blog, se non attaverso un semplice link. Le foto non possono essere organizzate in sets e nemmeno i file audio in playlists e possono essere condivisi solo singolarmente.

Tuttavia, a prescindere da questi limiti evidenti, Sharea è divertente da usare perché funzionale ed immediato. Finora non avevo ancora incontrato una proposta allo stesso tempo così innovativa ed efficiente. Da provare e da seguire con molta attenzione.

Alcuni esempi di condivisione:

Bufala di Time, il vero personaggio dell’anno è Hugo Chávez! Ecco le prove

Il personaggio dell’anno non è l’internauta! Pare che la rivista Time abbia deciso di fare questo quando si è resa conto che il vero viincitore del sondaggio proposto era Hugo Chávez con il 35% dei voti. Gli internauti come personaggio dell’anno sono dunque un’autentica invenzione…

Il chistesito merita giustizia!

Visto su Alt1040 e Tecnorantes.

Update 20 dicembre. Ho parlato via chat con Luca Conti del fatto e lui mi dice: “Time sceglie il personaggio dell’anno tra il suo staff editoriale e non con sondaggi sottoposti ai lettori, quel sondaggio, se ho capito bene, è per avere l’opinione dei lettori… poi sinceramente non vedo proprio perché Chavez dovrebbe essere uomo dell’anno… la mia opinione è sicuramente deformata dal fatto che sui media italiani di Chávez non se ne è quasi mai parlato salvo forse quando Berlusconi l’ha fatto salutare dalla Yespica a Palazzo Chigi, se ricordo bene.”

Prendo atto e lo ringrazio pubblicamente per la precisazione, ma sottolineo il fatto di come gli americanissimi lettori dell’autorevole Time abbiano scelto ai primi due posti quelli che sono considerati dagli americani stessi i loro principali nemici.
Inoltre non mi meraviglio che i media italiani non parlino mai di personaggi come Chávez, troppo asserviti al potere e allineati alle tendenze dei grandi networks statunitensi per farlo…

Plagio: strumento per controllare chi copia

Ho scoperto questo strumento che è in grado di controllare possibili casi di plagio, ossia l’uso indebito di testi di terze persone.

In passato sono stato vittima di un caso che ha avuto una certa eco e quindi la problematica mi sta a cuore, al punto da avergli dedicato anche un post.

Un’associazione spagnola ha messo a punto uno strumento nel quale si può verificare il plagio semplicemente incollando il testo sospetto.

L’efficacia dell’applicazione, ancora in fase sperimentale, è tutta da stabilire (anche perché penso sia studiata per la lingua spagnola), tuttavia devo dire che nel mio caso ha scovato il link sospetto.

L’idea è buona e mira a generare una futura versione pubblica da distribuire gratuitamente a istituzioni educative allo scopo di salvaguardare il patrimonio originale di studenti, scrittori, giornalisti e professionisti della scrittura.

Update 12-12-06: post citato sulla podcast rasseegna stampa Web Docet.

Twango: condividere media

Twango è un servizio ormai collaudato che permette di condividere immagini, video, audio e documenti. Copyright permettendo i contenuti possono essere ripubblicati in blogs e siti web.

I media sono suddivisi in canali e posssono essere organizzati tramite filtri. Si possono esercitare numerose azioni con i nostri files: condivisione tramite email, links diretti, slideshows, pubblicazione sulle piattaforme di social networking (funzione embed, un esempio sopra). Ogni utente ha un suo profilo personale che corrisponde ad una pagina web.

Lo storage è illimitato ma si possono caricare fino a 250 mb al mese di contenuti. C’è chi l’ha definito lo “YouTube per tutto“. Devo dire che il servizio è semplice, rapido ed affidabile.

Exclaimable: creazione online di contenuti sociali multimediali

Exclaimable è uno strumento curioso (per quanto forse anche inutile) che consente di registrare attraverso la webcam e un microfono, di disegnare e scrivere quello che vogliamo, senza doversi registrare. Si possono conservare le nostre “creazioni” e pubblicarle via blog.

C’è poi l’apetto sociale, dove si possono condividere i lavori, valutarli e prelevare il codice per inserirlo nelle pagine web. Per ora l’offerta di questa applicazione web non è straordinaria, ma ci sono i margini per farla crescere.

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