L’insostenibile leggerezza del bloghere



Venghino signori, venghino! Regalasi link, clikkino, clikkino… anche sul bannerino grazzzieee!

A cosa pensa il blogger contemporaneo? In rigoroso ordine di priorità:

  1. fare soldi con gli annunci;
  2. scalare posizioni nelle varie classifiche dedicate;
  3. controllare il contatore delle visite ogni cinque minuti;
  4. mercanteggiare, inventarsi le più fantasiose e discutibili strategie per fare scambi di link con lo scopo di aumentare il page rank.

Tutto ciò non sarebbe un male se prima non si pensasse a:

  1. scrivere contenuti di qualità con uno stile personale;
  2. scrivere con regolarità senza farsi ossessionare dalla quantità;
  3. scrivere con passione, con autorità, con uno scopo, con materiale di supporto, in modo originale;
  4. presentare il tuo blog al mondo in modo chiaro e deciso;
  5. ottimizzare il blog, anche per i motori di ricerca;
  6. creare una rete di link interni ai tuoi post
  7. entrare a far parte di una comunità di blogger per confrontarsi e comunicare(tipo MyBlogLog);
  8. provare a creare e coltivare un una rete sociale di persone intorno al blog;
  9. mirare alla qualità dei commenti piuttosto che alla quantità.

Sono le prime cose raffazzonate che mi sono venute in mente, lascio agli esperti i consigli migliori, non voglio certo passare per un veterano rompiscatole!

Le ho pensate soprattutto immaginando la miriade di nuovi blogger, i ragazzi e le ragazze che ogni giorno si cimentano in questa affascinante avventura e osservando che molti di loro partono con il piede sbagliato andando subito fuori rotta.

Contributi e suggerimenti sono molto ben accetti.


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12 Risposte a “L’insostenibile leggerezza del bloghere”

  1. Geekissimo dice:
    Pubblicato mercoledì 29 Agosto 2007 alle 12:41

    costanza e regolarità sono le prime cose, almeno nel mio caso 🙂

  2. ilRock dice:
    Pubblicato mercoledì 29 Agosto 2007 alle 12:52

    parole sagge, maestro. purtroppo pero il mondo della competizione non è fatto mai di buoni propositi

  3. spippolazione dice:
    Pubblicato mercoledì 29 Agosto 2007 alle 13:17

    In effetti c’e’ chi perde di vista un po’ i target di un blog.

    Se col blog ci vuoi guadagnare, soprattutto in italia e per blog molto tecnici e di nicchia come il mio, non ce la farai mai…

    Io la prendo con filosofia, io scrivo quello che ritengo giusto, quello che ritengo possa interessare qualcuno nel mondo, quello che voglio tenere in rete anche e soprattutto come mia traccia personale perche’ certe info che scopro e trovo in rete non vadano perdute.

    Se poi qualcuno clicka sugli ad ben vengano, ci riprendo i pochi soldi dell’host del domino e tenuta del nome.

    altrimenti pazienza.

  4. Napolux dice:
    Pubblicato mercoledì 29 Agosto 2007 alle 13:33

    Pensare di fare i soldi con i blog qui da noi è utopia. Piuttosto io penso che il guadagno “sia di supporto” all’attività del blogger.

    Guadagnare con la pubblicità magari ti ripaga l’hosting, le trasferte x i barcamp (che magari non faresti), un nuovo pc, ecc… Insomma, ti da un po’ di pepe 😉

    Mi era piaciuto molto lo scambio di battute in questo commento e in quelli successivi. E’ un circolo vizioso-virtuoso.

  5. Isa dice:
    Pubblicato mercoledì 29 Agosto 2007 alle 13:56

    Mio blog e il “specchio della mia anima” :mie pensieri , mie emozioni,mie desideri…Niente di piu…
    Abbracio virtuale 🙂

  6. Alex2000 dice:
    Pubblicato mercoledì 29 Agosto 2007 alle 23:31

    Ecco finalmente… apprezzo il parlare chiaro e sincero.
    Cerco di mandare avanti un blog (alla sua terza edizione/piattaforma) senza troppe pretese, scrivo per diletto e soprattutto per piacere personale.
    Mi diverte vedere le dinamiche che fanno fluttuare le varie statistiche ma non ci dò certo peso.
    Per quel che riguarda i vari adv a pagamento ritengo che non sia un male poter sfruttare (o sognare!) uno strumento di potenziale rientro spese, se poi i miei molto pochi lettori mi aiutano a mantenere attivo il blog, perchè no!.

  7. Jacopo dice:
    Pubblicato domenica 2 Settembre 2007 alle 23:33

    Ciao a tutti, sono capitato quasi per caso su questa discussione molto interessante.
    Ho creato da poco un blog sul Fund Raising e il nonprofit. Una sfida piu’ che un blog: creare uno spazio dove confrontare posizioni sulle tematiche piu’ calde del terzo settore con uno sguardo anche al sociale.

    Ritengo che per raggiungere il mio scopo sia fondamentale, oltre a cercare discussioni di alto livello, anche la collaborazione di colleghi/amici/parenti dalle idee molto interessanti.
    Vorrei sapere la vostra esperienza. Per quanto mi riguarda sono contento di aver aperto il mio blog ad altri “bloggheri”. Condivisione di pensiero, fondamentale.
    Cosa ne dite?

  8. Gianmario dice:
    Pubblicato lunedì 17 Settembre 2007 alle 10:22

    Io ho parlato un paio di settimane fa del fatto che fosse o meno possibile su un blog parlare di cinema. E secondo me si puo’, a patto di non prendersi troppo sul serio e di vederla come un modo per imparare cose nuove. Insomma rilassiamoci per molti il proprio blog dovrebbe essere solo uno sfogo per i propri hobby e non una vetrina per il proprio ego.

    Hola

  9. Samuele dice:
    Pubblicato mercoledì 3 Ottobre 2007 alle 11:38

    Arrivo solo adesso su questo interessante post. Merito di BlogBabel. Io faccio parte di entrambe la categorie (chiamiamole così). Mi piace definirmi una puttana che di notte fa ottimi p****** ma che di giorno lavora alacremente e con buoni risultati…

  10. Alberto dice:
    Pubblicato mercoledì 3 Ottobre 2007 alle 16:32

    Beh, allora in bocca al lupo!

  11. Internet per il fundraising - Il blog sul fundraising online per il nonprofit dice:
    Pubblicato lunedì 28 Gennaio 2008 alle 09:42

    […] spesso questo blog che vi consiglio di mettere fra i vostri preferiti e di leggerlo perchè è ricco di consigli e […]

  12. Manifesto per l’abolizione del PageRank « Arseniolupin123’s Weblog dice:
    Pubblicato venerdì 20 Giugno 2008 alle 12:50

    […] allo scambio di link tra blogger che hanno interessi comuni più o meno vaghi (anche se qualcuno mostra di esagerare), quanto alle opinabili strategie che spingono al mercantaggio dello scambio di link o, […]

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