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whiteboard.fi: lavagna virtuale online interattiva per insegnanti e classi di studenti

whiteboard.fi è una ottima lavagna virtuale online interattiva per insegnanti e classi di studenti.

Si tratta di uno strumento completo ed efficiente che può risultare comodo nella Didattica a Distanza.

Permette infatti di creare al volo una classe virtuale senza nemmeno accreditarsi e creare un account.

Il maestro o il professore che inizia la lezione genera in automatico un link da condividere con gli alunni di tutta la classe tramite il quale possono accedere alla sessione tramite il browser del computer o attraverso i loro dispositivi mobili, tablet e smartphone.

Ci sono solo due pulsanti nella home: il primo, “new class“, dedicato ai docenti, consente di creare il link alla lavagna condivisa di classe; il secondo, “join class“, permette agli studenti di accedere tramite un apposito codice che sarà appunto fornito dall’insegnate.

Una volta creata la stanza, il docente avrà la possibilità di riprendere la lezione in un secondo momento utilizzando lo stesso URL con il pulsante “resume class“.

Il link è come questo https://whiteboard.fi/xyz dove gli ultimi caratteri sono il codice della stanza condivisa e l’insegnante, a questo punto, potrà fare lo switch tra la sua lavagna e le attività mostrate dagli studenti in tempo reale tramite i loro device e vedrà tante piccole lavagne quanti sono gli alunni che partecipano.

whiteboard.fi offre tutti gli strumenti di base per il disegno, l’inserimento di forme, linee e colori la scrittura. Ovviamente sarebbe preferibile usarla con dispositivi touch screen.

L’utilizzo della web app in definitiva può risultare molto interessante anche e soprattutto per i bambini più piccoli nella DaD.

Da notare che il creatore della stanza ha il controllo di tutte le lavagne degli alunni e può cancellarle  con un solo click, nascondere i loro nomi e chiudere la stanza della sessione di lavoro e di studio.

L’aspetto davvero utile è che il bambino o il ragazzo per seguire la lezione accede senza inserire nessuno dei suoi dati sensibili, ma semplicemente tramite il codice generato dal sistema fornito dal docente.

Vedi il mini video tutorial introduttivo:

Si tratta di un software basato sul web ancora in fase di sviluppo e nuove funzionalità verranno aggiunte in futuro, come la possibilità di creare account premium dedicati agli insegnanti in grado di gestire URL di stanze permanenti, il caricamento di immagini di sfondo della lavagna, il salvataggio delle lavagne di classe in formato immagine e la possibilità di mandare risposte alle attività degli studenti.

whiteboard.fi è uno strumento gratuito e di libero accesso senza alcuna limitazione.

Jamboard: app per la lavagna interattiva di Google che funziona in qualsiasi dispositivo

Quando si parla di Jamboard si intende sia lo schermo touch prodotto e venduto da Google con la partnership di BenQ, sia l’app pensata per la suddetta lavagna ma che può essere usata da tutti e che funziona in qualsiasi dispositivo: browser internet, app Android o Apple iOS.

Jamboard, infatti, è disponibile per chiunque disponga di un account Google ed è integrata come app direttamente in Google Suite for Education.

Le sue caratteristiche sono essenziali ma molto potenti ed intuitive. Tramite l’app per tablet e smartphone si possono ottenere funzionalità aggiuntive, salvare lezioni anche su più pagine e ritrovarsele pronte sul proprio account via browser internet (vedi link sopra).

Una delle funzioni più intriganti è sicuramente il disegno automatico, vale a dire l’implementazione di un esperimento di Google che permette di trasformare schizzi in disegni veri e di cui ho parlato qui: Auto Draw.

Per il resto si può ovviamente scrivere, cancellare, inserire note, schermate, immagini, un po’ come avviene su tutte le lavagne interattive disponibili online, ed è possibile invitare persone a collaborare e condividere i lavori sia in forma privata tramite link o pubblica addirittura pubblicandoli nei social.

Le lavagne possono essere anche rinominate, rimosse o scaricate in formato immagine o PDF e saranno salvate automaticamente all’interno del proprio account Google Drive.

Sicuramente Jamboard rende al meglio su dispositivi touch, magari muniti di penna digitale e quindi anche sulle LIM scolastiche.

Sotto due video tutorial di Alessandro Bencivenni, il Prof Digitale che spiega molto bene il funzionamento dell’app di Jamboard e l’uso che gli insegnanti possono farne sia a casa per preparare lezioni, sia in classe per proporle agli studenti.

Storytelling a scuola con Storybird: video tutorial in Italiano

Storybird è un’applicazione web collaudatissima, da molti anni online, che permette di raccontare ed inventare storie in classe a scuola utilizzando semplicemente la piattaforma stessa via internet.

Tutte le risorse necessarie risiedono già al suo interno, archivi di immagini correlate in particolare, senza necessità di doverle reperire altrove.

Le illustrazioni a cui attingere per lo storytelling sono create da artisti professionisti dentro la community che conta milioni di utenti.

La piattaforma è valida per studenti di ogni grado di scuola e di ogni età, anche perché gli insegnanti possono creare al suo interno classi virtuali e agli allievi non sono richiesti dati sensibili, come indirizzi email e password ma un semplice codice riservato con cui accedere.

Il percorso è motivante e creativo e i ragazzi possono partecipare alle consegne anche in modo collaborativo realizzando storie illustrate o anche interi libri.

Ovviamente si possono leggere i racconti condivisi nella community in molte altre lingue e condividere i propri.

Sopra un ottimo video tutorial in Italiano di Elisabetta Buono.

Un’altro video tutorial in Italiano a cura di Elisa Turrini può essere visualizzato qui.

Storybird è uno strumento del tutto gratuito che richiede registrazione e che offre anche un app per Chrome che si chiama Storybird Studio.

Come inserire una galleria di foto e un elenco di file di Google Drive in una pagina web

Per quanti usano le Google App ed in particolare Google Drive, per le aziende che usano le Google Apps for Work o le Google Apps for Education (ora semplicemente chiamate G Suite e G Suite for Education), per i webmaster in generale e per gli insegnanti in particolare che si occupano del sito web della scuola, può tornare comodo questo breve tutorial su come inserire una galleria di foto e un elenco di file residenti in Google Drive in una pagina web.

Dal momento che i file non risiederanno direttamente sul nostro sito, questa pratica è molto opportuna per non sovraccaricare la pagina web  rendendola lenta nel caricamento e per non consumare lo spazio acquistato dall’hosting provider, generalmente limitato, evitando eventuali costi aggiuntivi di abbonamento.

La procedura è piuttosto semplice e non richiede grande conoscenza dei linguaggi di programmazione. Eccola:

  1. creare una cartella in Google Drive e assegnarle un nome
  2. inserire i file o le immagini da mostrare dentro la cartella e concludere l’upload
  3. renderla pubblica cliccandoci sopra con il tasto destro del mouse, condividi>avanzate>Pubblico sul Web – Chiunque abbia accesso a Internet può trovare e visualizzare
  4. procurarsi l’ID della cartella aprendola, si tratta di una striscia di caratteri che si trova nella URL della barra di navigazione del browser dopo la scritta folders e lo slash (vedi sotto):

https://drive.google.com/drive/folders/ID

A questo punto non vi resta che copiare ed incollare nella vostra pagina web questa striscia di codice opportunamente modificata nella parte in grassetto e salvare:

<iframe style="width: 500px; height: 500px; border: 0;" src="https://drive.google.com/embeddedfolderview?id=IDFOLDER#grid" width="300" height="150">&lt;br /&gt;</iframe>

Oppure, se usate G Suite o G Suite for Education, quest’altra striscia dove mettere anche il nome a dominio del sito su cui sono installate le G Suite:

<iframe style="width: 100%; height: 600px; border: 0;" src="https://drive.google.com/a/NOMEDOMINIO/embeddedfolderview?id=IDFOLDER#grid" width="300" height="150">&lt;br /&gt;</iframe>

In questo modo, con l’attributo grid, otterrete una cornice iframe a griglia.

Se invece volete una visione a lista basta cambiare l’attributo grid con list.

Si può infine modificare la dimensione della cornice intervenendo sul numero di pixel in altezza e larghezza o sostituendo px con il simbolo della percentuale che ovviamente non deve superare il 100%.

Vedi sotto un esempio di codice di una lista di file con percentuale:

<iframe src="https://drive.google.com/embeddedfolderview?id=IDFOLDER#list" style="width:100%; height:600px; border:0;"></iframe>

Ecco un esempio di una serie di gallerie di immagini a griglia inserite nel mio blog didattico qui.

Cliccando su una di esse si aprirà in una nuova finestra del browser dove potrà essere zoomata e scaricata.

Cubetto: il robot di legno per avviare al coding i bambini della scuola dell’infanzia

In questo ottimo video tutorial di Jessica Redeghieri si spiega in modo semplice ma esaustivo il funzionamento di Cubetto, il robot di legno studiato per avviare al coding i bambini più piccoli della scuola dell’infanzia dai 3 anni in su, ma che può essere usato in modo più approfondito dai bambini più grandi della scuola elementare.

Il giocattolo programmabile è stato realizzato da Primo Toys, sulla base del linguaggio di programmazione Arduino.

L’insegnamento del coding nella scuola primaria avvia i bambini a conoscere il pensiero computazionale attraverso un approccio ludico e creativo. Cubetto, con la stessa finalità, si rivolge ai bambini ancora più piccoli, aggiungendo un percorso che magari, da più grandi, li avvierà allo studio della robotica.

Robotica e coding si basano sul concetto tanto in voga nella moderna didattica del learning by doing, vale a dire dell’apprendere facendo.

Il kit di Cubetto è proposto, anche nei siti specializzati italiani, sia come set individuale e sia come kit di classe per un’intera sezione della scuola dell’infanzia. E’ composto, oltre che dal robot, dalla Board (una vera e propria consolle di programmazione anch’essa di legno), da 16 tasselli per la programmazione e da percorsi in tessuto lavabile, vale a dire dei tappeti dove far agire il gioco (le mappe del mondo e delle storie), i quali possono essere anche realizzati a mano.

Una volta programmato via Bluetooth, attraverso i blocchi colorati inseriti nella board ad ognuno dei quali corrisponde un comando diverso, il Cubetto si muove sulle sue rotelle provocando l’entusiasmo dei piccoli programmatori

Ad ogni colore dei 4 disponibili è assegnato un comando preciso: avanti, destra e sinistra. Disponendo i tasselli in sequenza si programmerà il comportamento del robottino, il quale inizierà a muoversi tracciando il percorso assegnato seguendo le istruzioni inserite nella scheda di controllo.

In tempo di Atelier Creativi, finanziamenti del PON e di grande successo del coding a scuola, Cubetto potrebbe essere una ottima risorsa da tenere in considerazione per le scuole e le istituzioni, anche perché il team che ha creato il giocattolo educativo è in gran parte formato da progettisti ed investitori italiani.

Sotto il video ufficiale tradotto in Italiano del geniale mini-robot programmabile.

Thinglink: annotare e condividere immagini e video

Thinglink è uno strumento che permette di annotare e condividere immagini e video già residenti nel web oppure foto caricate dal nostro computer o device.

E’ un servizio gratuito che consente di condividere i nostri lavori e utilizzare quelli elaborati da altri utenti.

Thinglink  è disponibile anche come app iOS e Android.

Si tratta dunque di uno strumento in grado di offrire numerosi spunti didattici agli insegnanti e non solo.

Vedi video tutorial in italiano di App per prof e quello di Laura Cimetta .

Pixel Art

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