Archivio per la tag 'sharing'

ZingFu: fotomontaggi con furore



ZingFu mette a disposizione una vasta gamma di divertenti (e un po’ scemi) template dove collocare una foto, per creare un fotomontaggio.

Gli utenti possono inserire un’immagine sulla copertina di una rivista, mettere la propria faccia ll’interno di una banconota, in vari tipi di cornice con i sfondi e le scritte più strane, oppure farsi un ritratto assieme a Pamela Anderson in bikini, far parte dei pensieri di George Bush o Fidel Castro…

Le immagini ottenute si posizionano in una pagina web attraverso una porzione di codice ed è possibile anche crearsi una maglietta personalizzata e farsela spedire per 20$.

Un po’ kitsch, ma divertente e simpatico. Sopra la nuova star del cinema americano Mister Albert Smalls a Times Square.

Visto su BuzzShout.

DivShare Uploader: un fantastico plugin per WordPress

Avevo già parlato di DivShare, segnalandolo come un eccellente servizio di storage. DivShare Uploader, un comodissimo plugin per WordPress, lo rende senza rivali, ineguagliabile, perlomeno per i tantissimi aficionados di WordPress.

Il plugin non fa altro che integrare DivShare all’interfaccia del pannello di scrittura di un post, consentendo l’inserimento di files da caricare al momento o già precedentemente caricati su DivShare. In pratica si sostituisce all’uploader classico di WP al quale si può sempre tornare con un semplice pulsante di switch.

Le immagini possono essere inserite anche in thumbnail (vedi sopra), gli mp3 possono essere embeddati attraverso un flash player, mentre gli altri files sono direttamente disponibili per il download (vedi il link in fondo). Naturalmente occorre essere registrati al servizio.

Tutto ciò risolve di sana pianta il problema di quegli utenti (come me) che hanno poco spazio disponibile sul provider che ospita il proprio blog. Una soluzione perfetta! La domanda sorge spontanea: durerà gratuitamente?

Per ora funziona alla grande. Imperdibile.

  • calendario maestroalberto 2007.zip



MindMeister: brainstorming collaborativo online



Non so se saranno d’accordo i cultori del genere ma il futuro del mindmapping è online e sempre più orientato al web 2.0. MindMeister ne è un ottimo esempio.

Presenta tutte le caratteristiche principali di questo genere di applicazioni. Come interfaccia grafica assomiglia molto a FreeMind. Vi si possono importare mappe costruite offline con Mindjet MindManager e con FreeMind.

La forza di questo strumento risiede nel fatto che possiamo invitare amici a collaborare con noi, addirittura mantenendo una conversazione via Skype, e condividere l’area di lavoro. Un brainstorming di tipo collettivo, se vogliamo.

Se il destino dei software è diventare applicazioni web (vedasi il caso di punta di Google Documenti e Fogli di Lavoro), il mindmapping si presta alla perfezione a questo destino.

Al momento MindMeister è allo stato beta e funziona tramite invito (lo danno a tutti). C’è già una versione più sofisticata a pagamento.

Dello stesso genere, da seguire anche Mayomi e Bubbl.us.


Sharea, ovvero come divertirsi a condividere media

sharea

In questo post non recensirò Sharea, perché è un servizio tutto da provare.

Anche se offre 3 giga di uploads gratuiti mensili (e molte altre ottime caratteristiche) non è un vero proprio servizio di storage. E’ infatti soprattutto un ambiente di condivisione di media: foto, video, audio. I files caricati possono facilmente essere organizzati in albums, resi pubblici, riservati ai soli amici o mantenutii del tutto privati.

I nostri contenuti possono anche essere pubblicati in una sorta di blog interno, proprio come si fa con uno vero. I post e i blogs creati sono visibili alla comunità e altri utenti possono decidere se appropriarsene, aggiungendoli ai propri preferiti, commentarli, scaricarli. Naturalmente possono anche essere ricercati.

In sostanza si tratta di un modo di condividere contenuti tramite una rete sociale. Purtroppo manca la funzione per inserire i nostri media in un sito internet o in un blog, se non attaverso un semplice link. Le foto non possono essere organizzate in sets e nemmeno i file audio in playlists e possono essere condivisi solo singolarmente.

Tuttavia, a prescindere da questi limiti evidenti, Sharea è divertente da usare perché funzionale ed immediato. Finora non avevo ancora incontrato una proposta allo stesso tempo così innovativa ed efficiente. Da provare e da seguire con molta attenzione.

Alcuni esempi di condivisione:

Share Icon: un’icona per tutte

“Una sola icona per rappresentare l’atto generico di condividere una pagina web”, questo è l’obiettivo del progetto Share Icon. Ciò significa disfarsi della moltitudine di icone dei servizi di social sharing e bookmarking per usarne una sola che li rappresenta tutti.

Il numero di questi servizi è sempre più ingombrante (del.icio.us, digg, Furl, Newsvine, Reddit, ecc.) ed è ormai necessario e logico astrarre tutti questi links sotto un’unica icona per evitare il sovraccarico, anche perché sono francamente inutili e contribuiscono a generare links gratuiti sempre ai soliti servizi.

Io ho cominciato ad usarla (come potete vedere in fondo al post) anche per migliorare la leggibilità e l’usabilità del blog. Ho usato un comodo plugin per WordPress, pur mancando dei servizi italiani come OKNOtizie o Segnalo (e Bloglines, il mio lettore RSS preferito).

Gli spagnoli hanno già provveduto in tal senso con un plugin per i servizi di quel paese, attendo un bravo programmatore che fornisca anche una versione italiana (ho provato a lanciare quest’imput…)).

Cosa vi sembra dell’idea? Spero che molti inizino a condividerla e se la pensate come me contribuite a diffondere il messaggio.

Sopra le 3 icone del progetto. Le notizie sull’iniziativa possono essere condivise su del.icio.us attraverso la tag “share-icon”, allo stesso modo si possono aggiungere su Flickr le immagini per proporre una propria idea concettuale dell’icona. A me personalmente già piace quella attualmente in uso.

SoundTransit: suoni da tutto il mondo

Con SoundTransit è davvero possibile intraprendere un autentico viaggio con l’immaginazione.

Persone provenienti da tutto il mondo registrano in mp3 i più diversi ed originali suoni e rumori delle città e dei luoghi dove si trovano e li caricano nel sito mettendoli a disposizione di tutti.

Una sorta di geolocalizzazione e di condivisione di suoni. Eravamo abituati con le foto, ma è la prima volta che mi capita di vederlo con l’audio.

Si possono ascoltare le esperienze più disparate: una manifestazione a Montevideo, il rumore di una camminata sul ghiaccio di Helsinky, i bambini che giocano in una scuola di Delhi, una passeggiata su una spiaggia tempestosa della Sardegna…

Insomma un’esperienza emozionante, cui partecipare non solo da ascoltatori.

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Maestro Alberto Scuola Primaria

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