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MakeMeBabies: immagina come sarebbe un figlio con il tuo partner o con una celebrità



Make Babies with friends and celebs!

MakeMeBabies è un sito molto curioso che consente di immaginare come sarebbe un figlio o una figlia fatto con una celebrità.

Non solo, consente anche di vedere come sarebbe semplicemente partendo dalle facce dei futuri genitori.

Basta caricare l’immagine di un volto e mescolarla con un altra, quella del proprio partner per esempio oppure di un personaggio dello star system. MakeMeBabies le mescolerà fornendo il viso dell’ipotetico nascituro.

Si può scegliere una cornice per inquadrare il ritratto, condividere l’immagine nelle reti sociali ed inserirla in una pagina web tramite codice.

Da registrati è possibile accedere alla galleria delle ultime creazioni pubbliche.

Sopra la figlia che ho avuto con Angelina Jolie… graziosa vero?

Via | mashable


Odadeo: rete sociale per mamma e papà 2.0

Odadeo (in fase beta privata) è una rete sociale che permette ai genitori con attitudini tecnologiche di mantenere i contatti con i loro figli.

Il genitore che si trova fuori casa o al lavoro può essere costantemente informato su quello che il bambino sta facendo dall’altro genitore e dalla baby sitter. Odadeo include infatti un servizio di microblogging alla Twitter.

Il serviuzio consente anche di creare una pagina dedicata al proprio figlio in cui inserire e condividere informazioni, foto e video: una sorta di piccolo blog dedicato.

Coltivato anche l’aspetto sociale: i genitori possono mettersi in contatto tra di loro per condividere esperienze e studiare strategie per mantenere le promesse fatte.

In pratica in Odadeo il babbo risponde alla domanda: “cosa sto facendo per essere un papà migliore”?

Per famiglie high tech che amano il web 2.0!

Via | mashable


KidZui: il browser sicuro per bambini diventa gratuito

KidZui è un browser per bambini per una navigazione sicura e protetta.

Il progetto è indirizzato ai navigatori dai 3 ai 12 anni e si basa su Firefox.

Mentre fino a pochi giorni fa si doveva circa 5 dollari al mese per utilizzarlo, ora è diventato totalmente gratuito.

KidZuy ha in programma di auto finanziarsi tramite gli account premium evitando l’inserimento di pubblicità.

Ricordo comunque che la navigazione in rete per un bambino lasciato solo davanti al computer non è mai del tutto sicura.

Per questo motivo consiglio anche di usare il nostro motore di ricerca protetto per bambini, genitori ed insegnanti Ricerche Maestre: il Web per la Scuola Primaria.

KidZui può essere scaricato qui.

Via | techcrunch


Totlol: lo YouTube per bambini piccoli

Totlol è una community di condivisione video in stile YouTube dedicata ai bambini molto piccoli, dai sei mesi ai sei anni (forse anche un po’ più grandi).

Tutti i contenuti pubblicati sono filtrati e moderati in modo che corrispondano proprio alle esigenze dei bambini.

L’idea è davvero interessante ed intelligente anche se per ora si trovano video quasi esclusivamente in Inglese.

Osservando mio figlio (8 anni) navigare in rete, vedo che spessissimo capita in YouTube alla ricerca dei suoi idoli: Pokémon, Dragonball e così via.

Totlol si basa proprio sull’enorme database di YouTube.

L’idea che ci sia un servizio che seleziona i filmati per il pubblico dei più piccini è davvero confortante per i loro genitori. Anzi sono proprio loro a contribuire scegliendo e caricando i video opportuni, tutti sottoposti a un processo di moderazione.

Sebbene in Totlol c’è da divertirsi ugualmente spero che presto un’applicazione simile sia disponibile anche in Italiano.

Vi si possono trovare cartoni animati, spot pubblicitari, divertenti video di animali, filmati televisivi, musica e tanto altro.

Mi auguro che la community di Totlol cresca in fretta e che gli utenti italiani accorrano in massa. Io intanto mi sono registrato.

Via | Mashable


MyPage: il web 2.0 italiano per bambini

Grazie a Giulia Simi (collaboratrice dell’agenzia di comunicazione Intermedia), vengo a conoscenza del prossimo lancio di MyPage, così descritto:

MyPage è il primo sito italiano web 2.0 pensato per i bambini e le bambine dai 5 anni in su. Grazie a MyPage i piccoli utenti possono costruire online il loro spazio web in modo interattivo e divertente.

Con MyPage il bambino diventa protagonista nella creazione della propria pagina online: autore web e non spettatore passivo di internet. MyPage offre ai piccoli utenti un approccio creativo ed innovativo, garantendo un’esperienza di utilizzo unica, avvincente e sicura.

Le pagine degli utenti MyPage possono essere completamente personalizzate dai piccoli utenti ed arricchite usando i kidget, i giocattoli digitali che compongono le pagine di MyPage.

MyPage garantisce la sicurezza dei piccoli utenti attraverso una serie di sofisticati strumenti di controllo e monitoraggio. Grazie ad un apposito pannello di gestione è possibile, per ciascun genitore, seguire l’attività del bambino sul sito e limitare le funzionalità secondo le diverse esigenze.

MyPage include anche kidsearch, una directory di siti web per bambini visitati ed approvati.

Sinceramente sono molto attratto da questa iniziativa tutta italiana e completamente gratuita.

MyPage sarà presente alla fiera del libro per ragazzi di Bologna proprio in questi giorni.

Ulteriori notizie nel blog. Un grosso in bocca al lupo, non vediamo l’ora di provarlo!


KidZui: browser internet sicuro per bambini

KidZui è un browser per bambini per una navigazione sicura e protetta simile nel funzionamento a Pikluk. Il progetto è indirizzato ai navigatori dai 3 ai 12 anni e si basa su Firefox. Ci si registra e lo si configura includendo una whitelist, ossia lista di siti sicuri, si scarica ed installa il navigatore e così i bambini possono raggiungere solamente i siti indicati. KidZui si occupa di offrire una lista di siti certificati (ce ne sono già più di 500.000) e tutti gli altri devono superare il controllo del genitore-amministratore. Dispone anche di un servizio di monitoraggio delle attività svolte in rete: il tempo trascorso nella navigazione, i siti visitati e via dicendo. La sicurezza è garantita anche dal fatto che il browser non consente il download, di cliccare sui messaggi pubblicitari e l’accesso alle chat. Purtroppo il servizio non è gratuito come Pikluk. Si può provare per un mese e poi si deve pagare circa una decina di dollari al mese. Bisogna ricordare comunque che la navigazione in rete per un bambino lasciato solo non è mai del tutto sicura. Spesso i pericoli arrivano direttamente anche dai motori di ricerca. Per questo motivo vi consiglio di usare il nostro motore di ricerca protetto per bambini, genitori ed insegnanti Ricerche Maestre: il Web per la Scuola Primaria. Via | techcrunch

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