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Obama vince le elezioni americane, secondo Twitter

C’è un canale di Twitter, Election 2008, che monitora in tempo reale le elezioni presidenziali americane in corso in queste ore. Gli utenti in questo momento stanno dicendo per chi hanno appena votato. Stravince Obama.

Molti aggiornano i loro tweet tramite TwitVote dove c’è un vero e proprio exit poll che indica un plebiscito per Obama.

Su Twitter si basa anche Setfive che si aggiorna automaticamente ogni 10 secondi e che fornisce una rappresentazione visiva della mappa degli Stati Uniti con il colore di chi sta vincendo. Al momento un solo stato è in rosso (ma sta cambiando colore) tutti gli altri sono per il senatore afroamericano.

Un’altra rappresentazione visiva del voto in corso si trova su TwitterPoll (il grafico relativo è qui).

Un’ottima panoramica sulle elezioni americane in stile web 2.0 è fornita da Perspctv. In questa mappa si possono valutare le differenze tra voto reale e voto attraverso Twitter.

Probabilmente i risultati sono destinati a cambiare e ad assestarsi nelle prossime ore, man mano che si sommeranno i voti.

In ogni caso un dato è certo: o gli utenti di Twitter sono tutti democratici o la vittoria andrà veramente a Obama.

Via | mashable


Naviga come un cinese: esperienza di censura vissuta

China Channel offe un plugin per Firefox che consente di accedere alla rete come se lo facessimo dalla Cina, con tutte le restrizioni che ciò comporta.

Un’esperienza altamente educativa che ci fa capire cosa sia la censura di stato.

L’estensione mira a sostenere la solidarietà nei confronti dei cittadini cinesi mostrando, anzi negando la visualizzazione di tutto quanto è sgradito al regime. Si naviga infatti con un vero IP cinese.

Certi termini sono del tutto vietati. Provate a fare una ricerca sul Tibet o sui fatti di piazza Tienanmen per capire.

Via | blogoscoped


Banca Della Memoria: i nonni raccontano le loro esperienze di vita vissuta

Banca Della Memoria è un progetto italiano in puro stile web 2.0 che si dedica alla raccolta delle esperienze di vita raccontate dalla voce di chi le ha direttamente vissute, i nostri vecchi (se così si può definire chi è nato prima del 1940).

Mi piace recensire questa iniziativa proprio alla vigilia della Festa dei Nonni, il 2 ottobre.

La Banca della Memoria non ha alcun fine di lucro, si tratta di un servizio indipendente, partito grazie all’iniziativa di 4 ragazzi di Torino, auto prodotto e spontaneo che mira a coinvolgere persone vere, registrando storie di vita, racconti personali della durata di 10 minuti.

Lo scopo è riuscire a conservare il patrimonio delle esperienze dei nostri anziani sotto forma di video. I veri protagonisti sono proprio “i bambini della terza età”.

Chiunque può partecipare inviando le proprie registrazioni. La community è suddivisa in sezioni e i filmati e, come accade in tutte le reti sociali che si rispettino, possono essere valutati, discussi e salvati dagli utenti.

In definitiva si tratta di una proposta dall’alto contenuto educativo, encomiabile, diretta soprattutto a chi non intende dimenticare le radici della nostra cultura popolare.

Mi auguro vivamente che possa proseguire il suo viaggio e continuare a crescere.


WorldPics: foto dal mondo geolocalizzate

Sullo stile di Panoramio WorldPics è una community dove condividere foto dal mondo geolocalizzate in una mappa.

Per differenziarsi un po’ offre la possibilità di realizzare un gioco tra gli utenti basato su domande di geografia.

Alcune foto possono anche essere scaricate.

La ricerca avviene per Paese e per ognuno, oltre alle foto, sono mostrati dati geografici e informazioni aggiuntive riguardanti la società.

Disponibile anche un convertitore di valuta.

Idea interessante ma ancora con poco materiale disponibile.

Via | feedmyapp


La Tag Cloud del programma del Partito delle Libertà

Sopra le 50 parole più usate nel programma del Partito delle Libertà, ripulita dai termini insignificanti.

La folksonomia , ossia la categorizzazione delle informazioni mediante l’utilizzo di parole chiave (o tag), è forse il fenomeno principale del web 2.0.

Il sito ufficiale del PDL è molto istituzionale e statico e non lascia spazio all’aspetto sociale. Possibile prelevare una toolbar e alcuni pulsanti promozionali. Disponibile una semplice tag cloud.

La nuvola di etichette è stata realizzata con TagCrowd, che genera qualche piccola imprecisione causata dalla particolarità della lingua italiana (accenti).

Vedi anche la La Tag Cloud del programma del Partito Democratico.


La Tag Cloud del programma del Partito Democratico

Sopra le 50 parole più usate nel programma del Partito Democratico, ripulita dai termini insignificanti.

La folksonomia , ossia la categorizzazione delle informazioni mediante l’utilizzo di parole chiave (o tag), è forse il fenomeno principale del web 2.0.

Il PD, nel suo sito ufficiale, si avvale di altre caratteristiche di successo del nuovo web, creando un vero e proprio network: un gruppo sulla piattaforma blogging Il Cannocchiale, un canale video su YouTube, la condivisione di foto su Flickr, Twitter.

Presto (forse) le tag cloud di altri programmi. Ai lettori lascio le proprie considerazioni personali.

La nuvola di etichette è stata realizzata con TagCrowd, che genera qualche piccola imprecisione causata dalla particolarità della lingua italiana (accenti).

Vedi anche La Tag Cloud del programma del Partito delle Libertà.


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