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Religione 2.0: insegnare religione con il web 2.0

L’amico Homo Noeticus ha appena lanciato il suo nuovo blog Religione 2.0. Ce lo presenta così:

“Uno strumento per fornire idee e risorse per l’insegnamento della religione nelle scuole e non solo. Il presupposto è che il web 2.0 cominci ad entrare anche in questa dimensione, basti pensare a Bible Map o eBible per quanto riguarda la Bibbia, ma anche a tutta una serie di applicazioni per creare mappe concettuali o ancora giochi interattivi su temi legati alla religione”.

“Spero che questo blog possa essere un valido strumento per aggiornare tanti colleghi sulle nuove tecnologie e uno strumento di informazione per tutti quelli che sono sensibili a questa tematica”.

Sopra la mind map di “Religione 2.0″ che chiarisce meglio lo scopo del blog. Per vederla in formato interattivo cliccaci sopra.

In bocca al lupo, Luca!


Mindomo: ottimo strumento per creare mappe mentali



In pochi giorni Mindomo è la terza applicazione per il mindmapping online (dopo MindMeister e Bubbl.us) che recensico in questo blog. Ciò significa che è un campo molto fertile e praticato nel web 2.0 e con risultati molto buoni.

Mindomo è uno strumendo versatile e facile da usare. Gli strumenti disponibili sono molti. Le forme ed il testo sono del tutto editabili, vi si può inserire icone, immagini e marcatori.

Si possono importare le mappe di MindManager, mentre i formati di salvataggio sono quelli dei più comuni files di immagine (png, jpg, gif). I nostri lavori posso essere caricati in un archivio pubblico e condivisi con le mappe di altri utenti o mantenuti privati.

Mindomo si comporta davvero molto bene ed è un’ottima risorsa per i cultori di questo tipo di attività e per coloro che decidono di provarlo per organizzare le proprie idee, presentare informazioni, gestire progetti (guarda una mappa).

Ha un look gradevole, è rapido e potente è funziona alla grande. E’ soltanto necessario che il nostro browser abbia il plugin Flash attivo. Il risultato assomiglia a questo:




Ricerche Maestre: il motore di ricerca per bambini e maestri







Voglio segnalare e a tutti una mia creazione alla quale tengo molto, e alla cui crescita collaboro con due colleghe (Paola Limone e Lidia Pantaleo): un motore di ricerca per bambini. Si chiama Ricerche Maestre, nato grazie alla nuova e sorprendente tecnologia di Google che consente di creare motori di ricerca personalizzati (Google Co-op CSE).

Ricerche Maestre è un motore di ricerca per bambini, genitori e maestri che seleziona siti scelti da esperti insegnanti della Scuola Primaria. Si possono trovare risorse scolastiche per la scuola elementare e navigare all’interno di siti adatti a bambini dai 3 ai 12 anni, cercando contenuti educativi e di svago. La ricerca è immediata ed efficace. Il motore di Google Co-Op va dritto al bersaglio.

Il motore al momento indicizza circa 1000 siti selezionati tra i migliori reperibili in rete a carattere divulgativo e informativo, educativi, scolastici e di insegnanti. Sempre comunque idonei alla fascia d’età della scuola elementare, ed è in costante continua crescita.

Mi pare onestamente il miglior motore di ricerca per bambini presente al momento, ci sono più di 500 links a scuole e reti di scuole italiane, dando in questo modo maggior visibilità a tutti i lavori ed i progetti delle scuole dell’infanzia, primarie (e istituti comprensivi).

Segnalate anche la vostra, alla pagina principale di Ricerche Maestre troverete tutte le istruzioni e le spiegazioni. Se potete anche voi in qualche modo contribuire a promuovere il motore e a farlo conoscere ve ne saremo grati. Copiate ed incollate il codice sottostante per inserire un campo di ricerca come quello sopra nella vostra pagina web. Vi preghiamo soltalto di farcelo sapere.

Se volete aggiungere anche l’immagine sopra, copiate questo codice:



MindMeister: brainstorming collaborativo online



Non so se saranno d’accordo i cultori del genere ma il futuro del mindmapping è online e sempre più orientato al web 2.0. MindMeister ne è un ottimo esempio.

Presenta tutte le caratteristiche principali di questo genere di applicazioni. Come interfaccia grafica assomiglia molto a FreeMind. Vi si possono importare mappe costruite offline con Mindjet MindManager e con FreeMind.

La forza di questo strumento risiede nel fatto che possiamo invitare amici a collaborare con noi, addirittura mantenendo una conversazione via Skype, e condividere l’area di lavoro. Un brainstorming di tipo collettivo, se vogliamo.

Se il destino dei software è diventare applicazioni web (vedasi il caso di punta di Google Documenti e Fogli di Lavoro), il mindmapping si presta alla perfezione a questo destino.

Al momento MindMeister è allo stato beta e funziona tramite invito (lo danno a tutti). C’è già una versione più sofisticata a pagamento.

Dello stesso genere, da seguire anche Mayomi e Bubbl.us.


World Wind Central, il Google Earth della Nasa e altri 2 strumenti per il mapping

Segnalo World Wind Central, un software opensource simile a Google Earth supportato da una ricca Wiki. Più orientato verso gli aspetti orografici e geologici del territorio è sicuramente da sperimentare in campo educativo e didattico, visto che contiene anche una sezione specifica (education) con laboratori di classe.

La wiki contiene tantissime altre nteressanti risorse, e fornisce, oltre a una ricca documentazione, strumenti, addons e plugins ausiliari. Da provare.

Sul terreno del mapping (ogni giorno nuove applicazioni), segnalo anche TinyMap, un mashup che consente di creare al volo mappe personalizzate con segnali e scritte alle quali viene poi assegnata una URL, e Atlas, uno strumento che permette anch’esso di creare mappe di qualità del tutto editabili da inserire in blogs e siti web e consenre addirittura agli utenti di contribuire con segnali ed ulteriori commenti (clicca su contribute su this map per provare).

Mi è venuta una mezza idea di usarla per una pagina del tipo, “la geolocalizzazione dei bloggers che mi leggono”…

Scuola 2.0

Anche in Italia, a passi lenti, il mondo della scuola comincia ad accorgersi del web 2.0. Questo blog ha riservato un’attenzione particore alle esperienze, le applicazioni, le novità del web 2.0 assimilabili in qualche modo al mondo della scuola.
Di seguito elenco una serie di links provenienti dall’ambiente scolastico italiano. Rappresentano, purtroppo, non di rado soltanto esperienze isolate, nate per lo più grazie all’intraprendenza di qualche sagace docente.

Dall’universo accademico arrivano Unilife e Unispace, due community per studenti sullo stile dei più famosi siti americani legati al mondo del Colleges.

Edupodcast, è lo spazio podcast di Garamond dedicato al mondo della scuola, con servizi audio per insegnanti ed anche studenti. Contiene due importanti rubriche periodiche: Grammatica di Strada e Web Docet (dell’amico Antonio Sofi). Altro importante progetto podcasting e weblogging, questa volta patrocinato dal MIUR, è il portale Edid@blog.

Dalla blogosfera segnalo la raccolta di informazioni e links a blog didattici Blog Didattici… Appassionatamente e ScuolaER, la piattaforma blogging gratuita legata al mondo scolastico della Regione Emilia Romagna.

Dalla stessa regione proviene Alma Two Osservatorio e-learning, contenente anche un motore di ricerca collaborativo per l’e-Learning realizzato con con Google Coop.

Su questo terreno segnalo la mia esperienza personale di Ricerche Maestre, il web per la Scuola Primaria, motore di ricerca che seleziona soltanto siti scelti da esperti insegnanti dove si possono trovare risorse scolastiche per la scuola elementare e navigare all’interno di siti adatti a bambini dai 3 ai 12 anni, ed Educity, del collega Marco Gius, motore per studenti che cerca solo in siti approvati da un team di professori delle scuole italiane.

C’è chi prepara una Tesi 2.0, sfruttanddo il web per la propria tesi di laurea (che include anch’esso Ricerche 2.0, un motore di ricerca personalizzato con Google Co-op), l’insegnante consapevolmente calato nella nuova dimensione (Didattica in Rete Web 2.0), il docente che si occupa di e-learning (Anto’s Stuff).

Ci sono i portali sull’e-learning 2.0 , i blog sulla formazione 2.0, quelli che si dedicano al digital divide.

Infine c’è la miriade di blogs educativi e didattici (compreso il mio), che ogni giorno arricchiscono la rete con contenuti ed esperienze professionali e personali significative.

Ovviamente questo excursus è tutt’altro che esaustivo, ben vengano ulteriori segnalazioni e commenti, sarò lieto di ospitarli in questo blog.

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Maestro Alberto Scuola Primaria

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