Ricerca di siti web2.0 attraverso i loro loghi

Web2.0Logo consente la ricerca di siti web2.0 attraverso il loro logo.

Il sito mostra in una sola pagina 50,100 o 150 loghi. Cliccando su uno di essi si accede a Web2.0List, ossia alla lista delle descrizioni, che contiene alcune informazioni: url, gradimento, rank di Alexa, bookmark di Delicious, dati di Technorati e un’utile classifica di siti similari.

Ci sono addirittura anche alcune interviste ai responsabili dei servizi e, se registrati, si può raccomandare o sconsigliare un sito.

Dalla homepage si naviga anche con la tagcloud, cliccando su una tag vengono mostrati solamente i loghi corrispondenti. Un modo di ricercare, completo, efficace, intuitivo e rapido.

Slideshow di siti web.2.0

Web2.0Slides è un sistema che consente di navigare in una lista di più di 1.400 siti web2.0 come in un’auto proiezione di diapositive.

Lo schermo è diviso in 2 parti, nella barra laterale a sinistra si sceglie una categoria, si preme il pulsante play e, nella restante parte dello schermo, ha inizio la proiezione delle home pages dei siti elencati.

Naturalmente il tutto può essere controllato tramite i comandi di pausa, avanti e indietro e si può anche selezionare e stoppare un singolo sito.

E’ possibile cliccare sul sito per navigarlo come in un normale browser e può essere aperto in una nuova finestra o in una nuova scheda con il tasto destro del mouse.

Un sistema molto immediato e redditizio.

La macchina del pensiero

La macchina del pensiero esplora la natura sfuggente della mente. Gioca a scacchi contro un’intelligenza trasparente, il suo pensiero in evoluzione procede visibile nella scacchiera prima di te.

Questa è la presentazione della Thinking Machine, ed è davvero un modo inconsueto di giocare a scacchi! Si tratta di un programma basato su un’intelligenza artificiale, che gioca tracciando una mappa delle possibili mosse attraverso delle scie colorate in continuo movimento: una specie di flusso costante. Inutile tentare di spiegarlo, provate direttamente a giocare.

Magnetico!

Guarda la galleria d’immagini.

Lo stadio da un milione di posti

Questo sito sostiene la campagna di Amnesty Control Arms, contro il traffico incontrollato delle armi nel mondo.

Guarda, io sono seduto vicino a Lore del Belgio. Crea il tuo avatar e scegli un posto con la divertente animazione. Cosa aspetti? Vieni anche tu!

Link diretto:

Slideshow 2.0, trasformare immagini in proiezioni

Con Slide, ennesimo programma web 2.0, è possibile creare rapidamente delle proiezioni d’immagini da inserire nel proprio blog.
Le immagini possono essere caricate da Photobucket, Flickr, MySpce, da URL generate da un qualsiasi servizio di hosting e dal’hard disk del proprio computer.

Dopo essersi registrati, i passi da fare sono tre:

  1. creare la slideshow caricando le immagini (io l’ho fatto da Flickr accedendovi direttamente dall’interfaccia di Slide) e personalizzarla, con temi, tags, descrizioni, scegliendo dimensioni e stili diversi, ce ne sono tanti e molto simpatici. I nostri cambiamenti e le nostre prove sono visibili in tempo reale!
  2. Salvare la proiezione. A questo punto viene generato un codice valido per numerose piattaforme di blogging.
  3. Copiare ed incollare il codice nel nostro sito.

Il risultato è quello che vedete. Ma è soltanto una delle tante svariate possibilità. La slideshow viene conservata nel nostro profilo, può essere modificata in qualsiasi momento e può essere iviata per email o salvata nel nostro computer per usarla come screensaver.

Nel sito c’è anche una community con cui condividere presentazioni e dove scegliere quelle che più ci piacciono, da modificare a nostro gusto e da aggiungere alle nostre favorite. Ce ne sono alcune molto ben fatte. Ecco un esempio con Marylin Monroe.

Davvero un ottimo servizio, facile da usare ed anche molto divertente!

La buona educazione del blogger contemporaneo

In questi giorni sono stato al centro di un caso che ha avuto una certa eco nella comunità dei bloggers italiani. Riassumo.

Ho pubblicato un post e mi sono accorto che una parte di esso ed una immagine da me creata (ospitata sul mio account di BubbleShare) erano state copiate da un altro blog.

Ne ho parlato con Luca Conti, Pandemia, e lui ha pubblicato un articolo di denuncia e di sostegno nei miei confronti, essendo in questo periodo molto vigile sul comportamento dei media italiani nel riferire notizie.

Si è creato un piccolo caso che si è risolto con il Mea Culpa di Googlisti, le loro scuse e con la piena comprensione da parte mia. Del resto ho scoperto la cosa perché frequento spesso il loro sito, che trovo interessante e che è stato per me anche spunto di idee per scrivere. Lo testimonia il fatto che è presente non solo tra i miei preferiti ma anche sul mio linkroll di Delicious da tempo.

La questione che, amaramente, ha addossato su di me anche qualche ingiusta critica, e la lettura di questo illuminate post di Enrica su Orientalia4All, offrono lo spunto per alcune considerazioni sulla blogosfera e sul comportamento dei bloggers:

  1. non tutti abbiamo la brillante dialettica e l’intuito di un Luca Conti, o la logorrea pungente e uno staff di collaboratori di un Beppe Grillo, fidiamoci delle nostre proprie capacità personali;
  2. è impossibile arrivare sempre per primi su un argomento e con ogni probabilità scriviamo di temi già trattati in altri luoghi, riportiamo dunque, citiamo, linkiamo, parafrasiamo, ma evitiamo di copiare di sana pianta un intero post o anche una parte di esso;
  3. rispettiamo noi stessi e chi ci legge, non facciamogli credere di essere ciò che non siamo;
  4. linkare è conveniente, perché permette di far conoscere e farsi conoscere;
  5. cerchiamo di essere professionali, anche se scriviamo dall’orticello di casa nostra dobbiamo essere consapevoli che il mondo ci osserva, ci può criticare, ci può esaltare, ci potrebbe distruggere;
  6. non sottovalutiamo, i concetti di etica, correttezza, superiamo le invidie, le vanità personali e coltiviamo i principi di collaborazione e solidarietà;
  7. siamo spesso costretti a subire una mala informazione, passiva, sfruttiamo la capacità dei bloggers di confezionarsi da soli l’informazione che vogliono, senza condizionamenti;
  8. non ragioniamo unicamente in termini di prestigio personale, il prestigio si ottiene guadagnandosi la stima degli altri;
  9. non pensiamo alle piccolezze, come i grandi numeri del contatore del nostro sito;
  10. coltiviamo il senso di appartenenza ad una comunità collaborando, senza mettersi in competizione.

Proprio questo è il punto che mi sta più a cuore: coltivare regole di comportamento non scritte per la comunità dei bloggers e contribuire a diffonderle.
Come l’esperienza quotidiana ci insegna, i codici taciti spesso valgono molto di più delle leggi scolpite sulla pietra.

Io, che sono principalmente un educatore e che mi diletto nei miei blog per pura passione, spero che non si sprechi la splendida occasione di comunicare che abbiamo tra le mani che è il blog e voglio credere che il giocattolo duri ancora a lungo senza rompersi.

PS: per scrivere questo post ho attinto a piene mani dai numerosi post scritti da Pandemia e dal magnifico post di Orientalia4All (segnalato anch’esso da Pandemia) dal quale, tra le numerose idee, ho apprezzato l’invenzione del neologismo netiquette che uso come parola calda di questo post.

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Maestro Alberto Scuola Primaria

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