Archivio per Marzo, 2016

Unsplash: sito che offre immagini gratis di libero utilizzo

unsplash

Unsplash è un ottimo sito che offre immagini gratis da scaricare di libero utilizzo, molte delle quali in alta risoluzione.

Le foto possono quindi essere usate per progetti personali, educativi e anche commerciali.

Al momento l’archivio dispone di più di 50.000 immagini di alta qualità offerte da più di 40.000 collaboratori.

Unsplash, infatti, è un progetto collaborativo che funziona grazie alla partecipazione degli utenti attivi da più di tre anni.

Gli utenti possono creare delle Collezioni con le foto favorite ma ci sono anche collezioni realizzate dai creatori stessi. Tra le più interessanti segnalo soltanto a titolo di esempio quelle di @khoi (Adobe), @photomatt (WordPress), @guykawasaki (Canva), @pjrvs (Paul Jarvis), ma ce ne sono tante altre di molti conosciuti ed influenti guru internet.

Unsplash offre anche un comodo motore di ricerca interno che ricerca in base alle parole chiave ma anche in base alle località geografiche.

Il sito coltiva anche l’aspetto sociale tramite il bottone mi piace e quello per aggiungere un’immagine al volo alle collezioni.

Unsplash è un progetto davvero ottimo che offre un plugin per cambiare gli sfondi a Google Chrome, libera le API per consentire lo sviluppo di applicazioni di terze parti (in particolare per dispositivi mobili e progetti web), ma che soprattutto fornisce un sacco di immagini bellissime disponibili per il download ed adatte ad ogni uso.

Literature Map: un sito che aiuta a trovare gli autori che ci piacciono

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Literature Map è un sito che aiuta a trovare gli autori che ci piacciono in base ai nostri gusti letterari.

Concepito come un motore di ricerca visivo, basta inserire il mome di uno scrittore per ottenere la tag cloud delle corrispondenze simili.

Il nome ricercato sarà posto al centro e i nomi degli scrittori simili intorno sempre più distanti anche in base alle vere somiglianze letterarie.

Literature Map privilegia la letteratura di origine anglosassone ma non scarta gli autori in altre lingue, incluso l’Italiano, privilegiando ovviamente quelli più famosi.

Literature Map può essere considerata anche un’applicazione educativa dal momento che può essere utile agli studenti che, avendo letto tutti i libri dei loro scrittori preferiti, possono scoprirne di nuovi.

Con Literature Map gli studenti, inoltre, possono facilmente stabilire il grado di affinità tra i vari autori ricercati.

Quizalize: apprendere giocando

quizalize

 

Quizalize è un sito che, similmente a Kahoot  e a Quizziz, permette di creare quiz educativi di classe che consentono agli studenti di apprendere giocando.

Fatto l’accesso gli insegnati realizzano o selezionano un quiz esistente creato da altri docenti  ed invitano i loro studenti a svolgerlo.

Il gioco può essere eseguito in ogni tipo di browser, sia da computer fisso, sia da postazione mobile (portatile, tablet e smartphone), basta una semplice connessione ad internet e agli studenti è fornito un accesso riservato.

Gli insegnati possono usare questionari realizzati da altri colleghi e cercarne di specifici secondo l’argomento, la lingua o il grado di istruzione. Per ora però Quizalize contiene soprattutto proposte in lingua inglese.

Attraverso un’apposita bacheca personale molto intuitiva e di semplice utilizzo, l’insegnante crea i propri quiz: le singole domande sono a scelta multipla con un risultato giusto e tre sbagliati. E’ possibile aggiungere una spiegazione alla risposta esatta e aggiungere immagini esplicative.

L’editor online dispone anche di una modalità matematica che aiuta ad inserire formule ed operazioni e la possibilità di selezionare la funzione random nelle risposte.

Domanda dopo domanda si otterrà un questionario chiaro e ben strutturato dal gradevole impatto visivo al quale può essere aggiunto un sottofondo musicale, il timer come conto alla rovescia che indica il tempo per selezionare una risposta e mostrare la spiegazione qualora gli studenti avessero sbagliato.

I professori potranno scegliere se farlo svolgere direttamente in classe dal vivo o se assegnarlo come compito. In questo caso il professore può stabilire delle date precise di inizio e di consegna.

Lo studente accederà al quiz attraverso un semplice codice e dovrà azzeccare la risposta giusta per proseguire secondo la tempistica scelta dal suo professore.

Il docente potrà controllare i partecipanti in tempo reale, i punteggi ottenuti e la classifica finale.

I risultati generali dei quiz e quelli del singolo studente possono essere consultati grazie a una serie di grafici e con un account premium anche esportati.

L’aspetto interessante di questo tipo di attività è che gli studenti svolgono di fatto una verifica in modo divertente direttamente dal loro telefonino secondo la pratica del BYOD (bring your own device) riconosciuta anche dal legislatore italiano nelle ultime normative scolastiche, ovvero usare il proprio smarphone o il tablet come strumento per la didattica.

In buona sostanza Quizalize si presenta come un gioco di classe-squadra con gli studenti-giocatori protagonisti e rappresenta un valido strumento per imparare divertendosi garantendo una didattica moderna e attuale.

Quizizz: imparare giocando con i quiz

quizizz

Quizizz è un interessante sito che permette di creare giochi di quiz educativi di classe.

Assomiglia un po’ a Kahoot per l’aspetto ludico in quanto anche con Quizizz gli studenti possono imparare giocando.

Una volta fatto l’accesso gli insegnati creano o selezionano un quiz ed invitano gli studenti ad eseguirlo in ogni tipo di browser, sia da postazione fissa computer, sia da postazione mobile (tablet e smartphone) semplicemente condividendo un link.

Gli studenti devono soltanto inserire un apposito codice numerico per proseguire nel gioco educativo e ad essi sarà assegnato un simpatico avatar.

La progressione delle domande è lineare e il docente avrà a disposizione un pannello riepilogativo con i risultati ottenuti dagli allievi-giocatori partecipanti e dalla intera classe-squadra. I risultati possono essere esportati e scaricati in formato excel.

Gli insegnati possono utilizzare quiz prodotti da altri colleghi, duplicarli per se stessi e cercarne di specifici secondo l’argomento, la lingua o il grado di istruzione. Per ora, tuttavia, la piattaforma contiene soprattutto proposte in lingua inglese.

Naturalmente si ha la facoltà di creare facilmente anche quiz propri: le singole domande possono contenere anche immagini e video già residenti online o caricati dal proprio computer.

Le risposte proposte dall’insegnante saranno a scelta multipla e lo studente dovrà selezionare quella giusta per proseguire ovviamente.

Si può addirittura scegliere il tempo di risposta da assegnare alle domande e impostare un timer come conto alla rovescia.

Quesito dopo quesito si otterrà un questionario completo e ben strutturato dal gradevole impatto visivo e gli studenti potranno scegliere se effettuarlo direttamente o eseguirlo come compito. In questo caso il professore potrà stabilire una data precisa di consegna.

L’insegnate, inoltre, ha la possibilità di stabilire una serie di funzioni specifiche sul quiz: come l’ordine delle domande, se mostrare o meno una domanda, le tempistiche di esecuzione, il sottofondo musicale e così via.

L’aspetto interessante di questo genere di attività è che gli studenti possono svolgere una verifica in modo divertente direttamente dal loro telefonino secondo la logica del BYOD (bring your own device) riconosciuta recentemente anche dal legislatore, ovvero di usare il proprio smarphone o il tablet come strumento per la didattica.

Eseguito il quiz, gli studenti potranno vedere il punteggio ottenuto e l’insegnate monitorare i risultati.

Quizizz, in definitiva, è un ottimo strumento per apprendere divertendosi e per insegnare in modo moderno e al passo con i tempi.

eBook alla portata di tutti: come creare ePub con Google Doc

Google Doc offre ora una funzione per salvare documenti nel formato ePub, questo significa che è ora possibile creare facilmente un eBook a partire da un qualsiasi testo scritto.

L’ePub è il formato più diffuso dei libri digitali in quanto è aperto e soprattutto è responsive, vale a dire flessibile perché si adatta automaticamente a qualsiasi risoluzione dello schermo con cui è riprodotto. Questo lo fa preferire al formato PDF che è invece molto più statico.

Gli ePub si possono leggere inoltre con le applicazioni per eBook Reader e tablet più diffuse come Google Play Books (Android, iOS, Windows Mobile) e lettori famosi come Kobo Reader.

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Per creare un ePub eBook basta accedere a Google Documenti, scrivere o caricare un documento Word esistente e tramite il menù  File, salvare nel formato ePub, nulla di più semplice per ottenere un’ottima conversione di un testo e creare tutti i libri elettronici possibili ed immaginabili.

Una volta creati i file ePub possono essere trasferiti nei nostri dispositivi mobili preferiti per la lettura oppure caricarti su Google Drive e accedervi ovunque.

I file ePub sono leggibili da iPad, iPhone e tramite Google Play Books, ovvero da tutti i dispositivi Android.

Amazon Kindle non supporta il formato ePub ma può essere facilmente convertito in Mobi (la versione compatibile per Kindle) attraverso software come Calibre.

Bunkr: sistema per creare presentazioni interattive online di contenuti web

Bunkr è un sistema per creare presentazioni di contenuti web interattive online che offre risultati di effetto e non solo.

Si tratta di una sorta di PowerPoint 2.0 simile a Office Sway che, invece di funzionare tramite software da computer, funziona in modo interattivo via browser tramite un apposito editor visivo davvero ben fatto.

Il servizio è gratuito e ci si può loggare anche  tramite Google e  Facebook.

Bunkr permette anche di caricare contenuti personali dal computer, soprattutto immagini o dai nostri servizi cloud ai quali basta connettersi: Dropbox, Google Drive, Evernote, Flickr, Facebook, Instagram.

Permette anche di caricare file di presentazioni Powerpoint  vere e proprie da migliorare o arricchire con altri contenuti  e quindi funziona anche come visualizzatore nel caso non disponessimo del software giusto per riprodurre i file. Le diapositive importate possono essere usate come in una sorta di presentazione dentro la presentazione.

Tuttavia il miglior modo di usare l’applicazione è quello di prelevare contenuti che risiedono già in internet come per esempio foto da Pinterest o Deviantart, video da Youtube o Vimeo, status da Facebook, Linkedin o Twitter, grafici da Infogram o Google Fogli, audio da Spotify o Deezer, articoli da Tumblr o WordPress, documenti da Google Documenti e PDF, mappe geografiche, mappe mentali, codici di programmazione e tanto altro ancora.

Sono disponibili una grande varietà di applicazioni web, strumenti online, social network, archivi digitali da cui prelevare e i siti che ho menzionato sopra sono soltanto alcuni esempi. Il tutto avviene semplicemente copiando e incollando il link di ciò che vogliamo inserire.

Attraverso l’editor si può scegliere lo stile del template della presentazione, includere una testata fatta di immagini o testo scritto, selezionare vari sfondi già pronti e temi predefiniti.

Il tutto avviene in modo visivo cliccando su una diapositiva e scegliendo, attraverso appositi bottoni, con cosa vogliamo riempirla.

I lavori realizzati possono essere esportati in formato PDF, condivisi nei social o tramite link, inseriti in pagine web tramite codice embed e, ovviamente, riprodotti anche a pieno schermo.

Bunkr è uno strumento duttile e già completo che con ogni probabilità sarà ancora migliorato in futuro essendo ancora un’app giovane.

In buona sostanza Bunkr può essere usato sia per creare e riprodurre presentazioni in forma convenzionale, sia per realizzare presentazioni interattive di contenuti web, sia presentazioni miste.

Può essere utile per chiunque abbia bisogno di generare presentazioni moderne e flessibili ma anche per il mondo della scuola. Con Bunkr, infatti, gli insegnati possono organizzare contenuti sotto forma di lezione in modo rapido ed accattivante prelevando contenuti che già risiedono nel web.

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