PageRank, ossia lo strumento di dissuasione di Google



In questi giorni nella blogosfera non si fa altro che parlare di PageRank e di penalizzazioni a causa della vendita di link. La mia lo già detta a suo tempo nel Manifesto per l’abolizione del PageRank e non ho certo cambiato idea: la classifica che esso genera è del tutto adulterata.

A titolo esplicativo, riporto due interessanti punti di vista a riguardo, quello “belligerante” del buon Napolux e quello tecnico di Robin Good, entrambi illustri vittime di Google. Mi preme tuttavia lasciare una considerazione personale.

Il padrone della rete, Google, si limita ad eseguire alla lettera la politica di qualsiasi impresa commerciale, vuole mettere alla corda i concorrenti con tutti i mezzi a sua disposizione. Evidentemente sta usando il PR come mezzo di dissuasione.

Se nel tuo blog vendi link di testo di Text Link Ads o simili, automaticamente Google ti abbassa il PR: il PR è un indice di Google, non di internet.

Non capisco quindi chi si inalbera, Google è un gigante ma non è l’autorità assoluta di internet, come non lo è Microsoft per il mercato del software. Chi pensa di battersi contro per una rete migliore e più giusta conduce la battaglia di Don Chisciotte.

Pertanto le ovvie possibilità di scelta sono due:

  1. mi interessa il PR, allora faccio di tutto per sottostare alla policy di Google;
  2. me ne infischio del PR e continuo a vendere link di testo.

La confusione si genera quando si mescola il PageRank alle classifiche della blogosfera. Queste non saranno mai e poi mai perfette e si può discutere se includere l’indice di Google come autorevole sistema di valutazione oppure no.

Una brutta gatta da pelare per i SEO professionisti…

Intanto l’attesa attualizzazione generalizzata del PR deve essersi completata e stamattina ho scoperto che questo blog è passato da PR4 a PR5.

Un paio di link per calcolare il PR: Live PR e Google Pagerank Calculator.


Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


21 Risposte a “PageRank, ossia lo strumento di dissuasione di Google”

  1. aggery dice:
    Pubblicato sabato 27 Ottobre 2007 alle 15:58

    Non reputo così sbagliate le politiche di Google, se interpretiamo questo comportamento a difesa dei risultati delle SERP. Personalmente mi piacerebbe capire meglio i criteri di indicizzazione, pertinenza o quattrini?

  2. Alberto dice:
    Pubblicato sabato 27 Ottobre 2007 alle 16:10

    Non ho detto che le politiche di Google sono sbagliate, ma che il suo comportamento è quello di una qualsiasi impresa commerciale.

    Per quanto riguarda i criteri di indicizzazione, sono per ora un bel rebus. Leggo in questo momento su Google Blogoscoped che YouTube è a PR3, figurati!

  3. Fabrizio dice:
    Pubblicato sabato 27 Ottobre 2007 alle 17:36

    Da oggi io da PR 3 a PR 4! 🙂

  4. pizzicone dice:
    Pubblicato sabato 27 Ottobre 2007 alle 18:02

    Io non capisco proprio le classifiche.
    Ma la vera classifica non dovrebbero essere le visite?
    Comunque, nonostante per ora nessuno ha subito un calo di visite dal motore collegato alla penalizzazione, capisco chi si inalbera.
    E’ ovvio che se google mi penalizza riceverò meno visite, e questo non mi piace.
    In tutto questo, da oggi Dissacration ha PR4 (da PR3, anche se il prediction dice 5.1), ma sinceramente non me ne frega proprio nulla!
    Il blog riceve moltissime di visite al giorno da siti che lo linkano, moltissime dal motore, e moltissime sono quelle dei visitatori fedeli, che per quanto mi riguarda è il parametro che più conta.

    Cari bloggers, siete sempre a dire che non vi interessano le visite, basta che ci sia qualcuno che vi segua, eppure state sempre con gli occhi fissi sulla top50 di blogbabel.
    Come mai?

  5. aggery dice:
    Pubblicato domenica 28 Ottobre 2007 alle 09:22

    *Alberto: mi stavo riferendo a chi accusa Google di chissà quale delitto.

  6. Lobotomia & WordPress dice:
    Pubblicato domenica 28 Ottobre 2007 alle 12:36

    Google ed il PageRank impazziscono, la blogosfera lo segue a ruota

    Premettendo che non ho mai considerato il PageRank (d’ora in avanti PR) un indice di misura valido per quanto riguarda l’importanza di un sito, giusto oggi, dopo svariati giorni in cui si parlava del cambio imminente del PR, noto che tutti …

  7. amosgitai dice:
    Pubblicato domenica 28 Ottobre 2007 alle 12:39

    Anche a me hanno finalmente aggiornato il pagerank che rimaneva affossato a 0 da quando, a Maggio, diedi alla luce il mio blog e finalmente a 4.
    Non ne capisco realmente il funzionamento, gli algoritmi pubblicati sul web non credo siano realmente utilizzati.
    La cosa strana è che la pagina che ho su Splinder, con il solo link al mio blog (che dal mio blog chiaramente non riceve link) è invece passata da 0 a 2… non è un po’ troppo?!!?

  8. Paolo dice:
    Pubblicato domenica 28 Ottobre 2007 alle 15:14

    E’ vero, Youtube ha pagerank 3.
    Anche io non capisco perché tanti blogger che dicono di scrivere solo per divertimento poi si infuriano quando Google abbassa il loro pagerank. Se non gli importano le visite che motivo c’è di arrabbiarsi?! Inoltre Google agisce come una qualsiasi azienda che deve combattere la concorrenza con i mezzi che ha a disposizione.
    Per quanto riguarda le classifiche come blogbabel: molti si lamentano dicendo che bisognerebbe togliere il pagerank dai parametri utilizzati, ma il numero di link vi sembra una cosa molto più affidabile? Basta fare un meme o un concorso di quelli in cui si chiedono post con link e il numero di link al sito aumenta vertiginosamente, senza che questo implichi una migliore qualità dei contenuti rispetto ad altri.

  9. aggery dice:
    Pubblicato domenica 28 Ottobre 2007 alle 17:19

    L’homepage è caduta a PR3, mentre http://www.youtube.com/signup è a PR8. Probabilmente la maggior parte degli utenti entra loggandosi?

  10. Giovy dice:
    Pubblicato lunedì 29 Ottobre 2007 alle 10:45

    Personalmente del PR me ne frega poco, che sia 5 o 0 non mi cambia niente. DI SICURO però posso dire che il vendere text link c’entra poco o nulla, dal momento che se così fosse, io dovrei essere già stato “penalizzato”, ma per me nulla è cambiato.
    Ed anche se dovesse cambiare… who cares? 😉

  11. Alberto dice:
    Pubblicato lunedì 29 Ottobre 2007 alle 11:25

    Buon per te, mi auguro comunque che non ti penalizzino.

    Il tuo, nel quadro generale della situazione, sembra un caso raro…

    🙂

  12. Alberto dice:
    Pubblicato lunedì 29 Ottobre 2007 alle 22:48

    @Giovy, la conferma di Mashable riguardo la vendita di text link

  13. annarita dice:
    Pubblicato martedì 30 Ottobre 2007 alle 22:12

    Alberto, lo sai che sono entrata nella blogosfera da pochi mesi, il mio PR è passato da 0 a 4 in un colpo in tutti e tre i miei blog, che aggiorno regolaremente o quasi(i due didattici e quello sul web 2.0)!
    Non ho l’ombra di adsense, perchè non mi interessa, non ho accessi altissimi,ma moderati e regolari, un numero di links che no so se definire basso, moderato o che cosa. Forse a pochi mesi dall’ingresso nella blogosfera 73, 67, 48 (in ordine per i tre blog) di technorati non sono da buttare….i commenti un numero discreto e i contenuti che, non per presunzione, reputo validi. Il numero di backlinks non è da buttare!
    Cosa mi dici di questo PR = 4? E’ giustificato dagli ingredienti che ho citato? Non che poi me ne importi più di tanto altrimenti adotterei politiche di adsense et similia, ma mi piacerebbe capirne qualcosa in più. So che diversi blog con un numero di accessi superiore al mio ed un numero di links strabiliante si trova a quota 4 se non di meno….

  14. Alberto dice:
    Pubblicato martedì 30 Ottobre 2007 alle 22:19

    Complimenti, mi sembra un ottimo risultato.

    Io non sono certo in grado di spiegarti i meccanismi del pagerank, di certo i tuoi blog sono molto validi e condotti da una persona capace ed intelligente.

    Rispetto la tua opinione su adsense, tuttavia secondo me faresti bene a metterlo. In fondo cos’è la rete se non un enorme piazza in cui tutti mostrano la propria mercanzia?

    😉

  15. annarita dice:
    Pubblicato martedì 30 Ottobre 2007 alle 23:53

    Alberto, ti ringrazio della stima d’altronde pienamente ricambiata come sai bene:)

    E’ vero che la rete in fondo è una vetrina (e spesso una fiera della vanità), ma adsense al momento non mi attira proprio!

    Rifletterò comunque sul tuo consiglio perchè sei una delle persone che apprezzo di più nella blogosfera:)

    Bacioni

  16. Alberto dice:
    Pubblicato mercoledì 31 Ottobre 2007 alle 00:02

    Penso che sia del tutto naturale ed onesto cercare di realizzare un guadagno, anche piccolo, tramite un buon blog che interessa alla gente.

    Certo, se si pensa solo a quello non va più bene.

    Il visitatore è sempre comunque libero di cliccare o meno su un annuncio.

    Ciao

    🙂

  17. annarita dice:
    Pubblicato giovedì 1 Novembre 2007 alle 12:25

    Ciò che affermi è condivisibile, Alberto!

    Sono io ad essere un caso particolare ;;)

    Grazie,comunque, del consiglio. Come già detto, ci rifletterò su…

    Ciao 🙂

  18. Alberto dice:
    Pubblicato giovedì 1 Novembre 2007 alle 12:27

    In certi argomenti è davvero molto importante non assumere un atteggiamento integralista.

    La mia è una affermazione a carattere generale, ovviamente…

    Ciao

  19. pallino3 dice:
    Pubblicato giovedì 1 Novembre 2007 alle 19:53

    Piano…
    e’ facilissimo dimostrare con una qualsiasi ricerca sulla base di almeno un centinaio di siti istituzionali qualsiasi
    che la faccenda dei link a pagamento ect lascia il tempo che trova.
    NO
    non e’ certamente SOLO cosi la faccenda.
    Semplicemente
    e’ molto piu’ facile e logico pensare che il sistema Google,perlomeno sotto questo aspetto
    ha fatto FLOP!
    STOP.
    Se nn fosse “incredibile” e’ molto piu’ logico pensare a un che di “sabotaggio” ben riuscito sull’affidabilita’ di Google in questo tipo di refert…

    NON SCHERZIAMO…personalmente ho avuto una decina di siti CHE NON SI SONO MAI SOGNATI DI SCAMBIARE LINKS CON ALCUNO E CHE ADDIRITTURA NON PRESENTANO ACUN LINK IN PAGINA…che hanno subito variazioni in giu’
    e almeno una decina di siti che presentano links in pagina che hanno visto salie la loro quotazione…
    Assolutamente in nessun caso i siti sono legati ad inteznioni commerciali di alcun tipo e lontanissimi dal presentare forme pubblicitarie di qualsiasi tipo….

    giu’ i piedi per terra
    e’ piu’ facile ammettere di aver scelto una linea discutibile (e comunque molto remunerativa in quanto a pubblicita’…il mondo intero parla di Google ancora una volta…)
    piuttosto che ammettere che
    o si tratta di sottile strategia commerciale intesa come pubblicitaria (parlane ocme vuoi ma parlane )
    oppure si e’ vittime di un vero e proprio sabotaggio (gli altri termini non mi piacciono )
    Chi pensa a motivazioni di scambio links ect. vede giust il suo orticello e quello del vicino
    Di fatto basta poco per vedere e molto chiaramente
    che non puo’ essere certissimamente quello il motivvo principale.

  20. Alberto dice:
    Pubblicato giovedì 1 Novembre 2007 alle 20:20

    Ti ringrazio per il tuo contributo, ma il primo a confermare che molto dipende dalla vendita di links è proprio Google per bocca di Matt Cutts.

    Poi, ognuno è libero di farsi la propria opinione…

  21. Google ed il PageRank impazziscono, la blogosfera lo segue a ruota | The Brain Machine dice:
    Pubblicato giovedì 4 Agosto 2011 alle 14:09

    […] era da rivedere se non addirittura abolire. Lo stesso Alberto ha oggi pubblicato un post dal titolo PageRank, ossia lo strumento di dissuasione di Google sui modi in cui ormai Google utilizza il […]

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