Archivio per Settembre, 2007

25 risorse educative gratuite online



Altra ottima lista di Mashable dedicata alle risorse educative online.

Si tratta di una lista in cui si possono trovare risorse di vario genere: elearning, audio, video, tutorial, corsi, libri, enciclopedie.

Pensata soprattutto per gli studenti e gli insegnanti dei gradi superiori.

Non perdere l’occasione per consultare anche la mia “lista delle liste“, tradotta in italiano e suddivisa per argomenti con migliaia di links per tutti gusti. Ormai siamo intorno a 110 link.

Link al post | Le cassette degli attrezzi di Mashable (la lista delle liste).


NamepediA: tutto sui nomi di persona



NamepediA è un enorme database che contiene tutte le informazioni reperibili riguardo i nomi di persona.

Digitando un nome potremo conoscere la sua storia, l’origine e il significato, la frequenza, la distribuzione geografica, le traduzioni in tutte le linge e la pronucia.

Le informazioni sono generate attraverso una mappa navigabile come quella che si vede sopra.

Dagli esiti di una ricerca si può partire per riscontrare i nomi in Wikipedia e in Google.

Si ottiene anche un lungo elenco delle persone famose che portano il nome ricercato, con tanto di link.

Per esempio io, digitando “Alberto”, ho trovato tra gli altri “Alberto Sordi“, ottenendo un grafico vettoriale con le persone che sono in relazione con lui: Claudia cardinale, Dino Risi, Vittorio De Sica, Ugo Tognazzi, Nino Manfredi…

In pieno stile wiki, il progetto è aperto e vi si può contribuire. Davvero una proposta curiosa e interessante.

Via | KillerStartUps


Come spiegare Google Docs alla mamma



Stavolta è direttamente Google dal suo canale video su YouTube, sebbene sempre tramite Common Craft, a spiegarci il funzionamento di Google Docs e più in generale dell’office online.

Il breve video tutorial è in un Inglese piuttosto semplice e comprensibile. C’è un importante il dettaglio: si cita già “presentation” ossia l’applicazione web di Google destinata alla creazione di presentazioni online, una sorta di PowerPoint via web lanciata proprio in queste ore in rete in rete.

Il video, infatti, è usato proprio per accompagnare il lancio di Presentation.

Molto ben fatto, è realizzato con l’uso di foglietti di carta con disegni e ritagli di schermate.

Vedi anche:



Scriblink: lavagna digitale per condividere idee in tempo reale



Scriblink è una lavagna digitale che può essere condivisa da un gruppo di persone. Con essa si possono mostrare le nostre idee e in tempo reale con altri utenti (massimo cinque, da invitare per posta elettronica).

L’applicazione contiene strumenti di disegno e di scrittura basilari, addirittura scarni (linee, cerchi, rettangoli, griglie, un selettore del colore e della dimensione del pennello, un secchiello). La sua forza, tuttavia, sta nella possibilità della condivisione a distanza.

Con essa, per esempio, si potrebbe elaborare una bozza, un progetto con un gruppo di colleghi di lavoro, oppure utilizzarla per una spiegazione o a corredo di una lezione.

Ci si può avvalere anche di una chat, collocata sulla barra laterale, dove stabilire anche una conversazione. Le bozze possono essere salvate e riaperte all’occorrenza.

In Scriblink l’apparenza inganna, la sue estrema semplicità infatti potrebbe essere il motivo del suo successo.

Nei link di corredo al post sono recensiti altri strumenti di questo tipo.


Blogger che muore non va in paradiso



Leggendo questo post in un blog spagnolo, sebbene datato, sono rimasto molto colpito.

Perdonatemi dunque se per una volta non parlerò di web 2.0 o dell’ultima diavoleria della rete.

E’ un po’ di tempo infatti che mi viene da pensare, alla notizia di un decesso, a che cosa può accadere ad un blog nel momento in cui il suo autore, per cause drammatiche, non può più continuare a redigerlo. Esso inevitabilmente cadrebbe in mano altrui.

Vi racconto brevemente la storia di Simon, un blogger americano assassinato nel maggio del 2005.

La polizia ha potuto arrestare l’assassino perché prima di morire lo sventurato ragazzo diciannovenne nomina il suo boia nell’ultimo post: “Il ragazzo di mia sorella è qui, sta fumando e girellando dappertutto, spero che se ne vada al più presto”.

Questo è stato il suo testamento: soltanto il tempo di cliccare il bottone per pubblicare l’articolo prima di essere ucciso.

L’assassino ammazzò anche la sorella e se ne andò tranquillo a vedere la semifinale dell’NBA. Pensava di non aver lasciato tracce del suo crimine efferato, ignaro che Simon lo aveva menzionato nel suo blog alle 5.05 del pomeriggio, mentre si era impossessato di casa sua fumando, mezzora prima di eliminarlo.

Quel post è stato la vendetta postuma al suo crimine.

Simon era un ragazzo come tanti, appassionato d’informatica, che scriveva regolarmente. Il suo penultimo post aveva avuto 10 commenti. L’ultimo, nel momento in cui scrivo, 4261…

I commenti post-mortem lo hanno reso in qualche modo famoso.

Una brutta storia di cronaca, come tante altre purtroppo, che m’induce a una effimera riflessione.

Quando muore un blogger muore anche la possibilità di modificare il suo blog, esso cessa di appartenere ad una persona viva cominciando a diventare patrimonio di un fantasma e di quanti continuano a redigerlo attraverso i commenti.

Mi viene da pensare che, col tempo, la rete sarà piena di blog privi di un padrone che non potrà più aggiornarli. Blog alla deriva, pieni di post sbiaditi e inconcludenti e di parole ormai prive di contenuto.

Forse i lettori non sapranno mai se il blogger è morto, penseranno che si è stancato o che non vuol più scrivere. Molte storie quotidiane rimarranno congelate, la morte si aggirerà in silenzio, osservando lo spider di Google aggirarsi nel codice.

Il tema, sebbene macabro, mi pare di straordinaria attualità. Un giorno il blog di nostro figlio avrà un link al nostro che non potremo più editare: è la maledetta realtà, non ci possiamo fare proprio nulla…

Cito tra tanti Matt Mullenvweg (creatore di WordPress, la piattaforma con cui edito queste pagine) che in un certo senso, soltanto pochi mesi fa, vagheggiava la tematica sostenendo (in modo molto più leggero del mio) che “entro venti anni ci sarà un presidente che oggi ha un blog e la gente tornerà a leggerlo per vedere ciò che aveva detto“.



SlideFlickr: generare presentazioni da Flickr in 10 secondi



SlideFlickr è un comodissimo generatore di slideshow da Flickr.

Si possono creare presentazioni a partire da un utente, un set, un gruppo. Oppure lasciare il campo vuoto per ottenere una galleria casuale.

Tutto è perfettamente personalizzabile attraverso le opzioni avanzate: altezza, larghezza, testo da aggiungere, colore dello sfondo, velocità. Si può aggiungere un logo da URL e addirittura un mp3 (sempre da URL).

Alla fine non resta altro che prelevare un codice embed ed inserirlo nella nostra pagina web, come ho fatto sopra.

Peccato che non si possa decidere se far iniziare la musica o meno (per questo non l’ho inserita).

Non sapete dove trovare un file mp3 online? Provate a cercare con Mp3Realm.

Ne approfitto anche per segnalare un comodo downloader per scaricare le foto da Flickr: FlickrDown.


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