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Il computer nella chiavetta

PortableApps è una ricca suite di applicazioni “portatili”, ossia programmi che possono essere messi nella propria chiavetta USB (o su un altro tipo di supporto, come un hard drive esterno o un lettore mp3 p.e.).

In sostanza ci si può portare dietro ed utilizzare in qualsiasi macchina tutta una serie di programmi ma anche di dati personali: bookmarks, email, passwords, settaggi personalizzati di un software che usiamo spesso, agenda e calendario, documenti e programmi da ufficio da usare anche in macchine dove non ci sono. Non c’è bisogno di software d’intallazione, basta inserire la chiavetta ed è già pronta all’uso.

I programmi per Widows, sono gratuiti ed opensource. Alcuni esempi di quelli “storici” più conosciuti: Sudoku Portable, GIMP Portable, FileZilla Portable, Firefox Portable, Thunderbird Portable, Audacity Portable, VLC Media Player Portable, AbiWord Portable, OpenOffice Portable, Mac-on-Stick, 7-Zip Portable, ClamWin Portable (Antivirus), PStart (un menù di lancio dei programmi).

C’è una versione standard da 89,5 mb e una più leggera da 30,4 (pagina download). Le applicazioni possono essere scaricate anche separatamente.

Cumulate Draw: disegnare diagrammi online

Cumulate Draw è uno strumento semplice per disegnare, soprattutto diagrammi. Potrebbe sostituire Microsoft Visio. L’applicazione web, sebbene in inglese, risulta piuttosto semplice ed intuitiva.

Per capirne il funzionamento basta guardare il breve videotutorial che vale più di qualsiasi spiegazione.

Sebbene sia forse più completo io continuo a preferire l’analogo servizio Gliffy perché molto più user friendly.

eConsultant:liste di tutti i tipi

eConsultant propone liste di ogni tpo che riguardano soprattutto software freeware, opensource, utilities, strumenti e applicazioni web gratuite.

Le liste, suddivise per argomenti, sono molto complete, chiare e ben navigabili. Tempo fa riscosse gran successo quella sulle Utilities Freeware ( chiamata anche I Want To), ora vanno di moda le estensioni per Firefox.

Ci sono liste di ogni genere e anche consigli e trucchi (tips and tricks) su come risolvere peroblemi tecnici o sul mondo di internet. In questo momento riscuote un gran successo la lista Del.icio.us dall’A alla Z, per esempio.

Nel giorno del suo compleanno arriva OpenOffice 2.0.4

Per chi non lo sapesse si tratta della migliore suite di programmi ufficio opensource gratuita alternativa a Microsoft Office. Riporto un estratto del comunicato stampa dal sito ufficiale dal quele è disponibile il download del pacchetto in lingua italiana.

Oggi è venerdì 13 Ottobre e questo giorno segna due eventi importanti: la disponibilità immediata della versione 2.0.4 di OpenOffice.org e il nostro 6° anniversario. OpenOffice.org 2.0.4 è una versione significativamente migliorata e raccomandata a tutti. Le nuove caratteristiche, correzioni, e miglioramenti includono:

  • Gestione dei PDF migliorata
  • Esportazione diretta verso LaTex
  • Nuove funzionalità in Calc e Impress
  • Utilizzo dei font di sistema in Mac OS X (X11)
  • E altro ancora …

La caratteristica più importante è la gestione migliorata delle Estensioni. Invitiamo tutti gli sviluppatori a scrivere estensioni. Per saperne di più visitate Extensions Project.

Oggi OpenOffice.org compie anche sei anni, e da quando è nato sta cambiando il mondo. Dieci milioni di persone usano l’applicazione e governi di ogni parte del mondo hanno adottato il programma e il suo formato (OpenDocument o ODF). Il nostro grazie va a voi, alla comunità di utenti e agli sviluppatori che hanno reso possibile tutto questo!

Sei anni fa, nasceva il progetto OpenOffice.org, e con esso la comunità di volontari che sviluppano e promuovono la suite per ufficio libera e open source. In questi sei anni la suite è stata scaricata oltre 70 milioni di volte, e ha contribuito alla definizione del formato standard e aperto ISO/IEC 26300 per i documenti da ufficio, conosciuto come OpenDocument. OpenOffice.org ha permesso a singoli utenti, aziende private ed enti pubblici, in ogni parte del mondo (la suite è disponibile in oltre 80 lingue e dialetti), di superare lo scoglio del digital divide ed elaborare i documenti, i fogli elettronici e le presentazioni nella propria lingua madre, senza dover pagare nulla per la licenza d’uso del software e del formato dei file. Un risultato di cui noi del PLIO – il gruppo di volontari che si occupa degli aspetti operativi relativi alla versione italiana della suite – siamo, giustamente, orgogliosi.

Ohloh: motore di ricerca per progetti opensource

Ohloh è un motore di ricerca per progetti di software opensource: E’ uno strumento soprattutto per tecnici, ma può risultare utile anche per chi è alla ricerca di soluzioni software gratuite.

Il servizio, ancora in fase beta, cerca di rendere informazioni obiettive sui software indicizzati anche attraverso la ricerca per tags e conta al momento circa 4000 progetti.

Le principali informazioni riguardano la natura del progetto (lingua, età, linguaggio di programmazione, numero di sviluppatori), costi, tipo di licenza ed è implementato da alcuni grafici.

Via Sante J. Achille

Petizione per l’uso del software libero nella Pubblica Amministrazione

Io sostengo e sono il firmatario numero 4632 della petizione per l’uso del software libero nella Pubblica Amministrazione.

La petizione è rivolta al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Economia, al Ministro per le riforme e le innovazioni nella Pubblica Amministrazione e a tutti i Dirigenti della Pubblica Amministrazione.

Il senso della richiesta è questo: limitare le spese per l’acquisto di software proprietario (in particolare Microsoft per capirsi) e promuovere l’uso del software equivalente gratuito opensource, destinando i risparmi ad altri scopi e servizi. Riporto alcuni stralci della lettera:

Ogni anno la Pubblica Amministrazione del nostro paese spende molto denaro per acquistare software proprietari, quando se ne potrebbero usare di analoghi, distribuiti liberamente, cioè gratis. A titolo di puro esempio, ricordo che nell’anno 2004 sono stati spesi in software applicativo 483,801 Milioni di Euro, che si vanno a sommare ai 438,728 Milioni di Euro destinati ad hardware e software di base. Questi dati includono solo una minima parte delle risorse destinate a questo scopo perché riguardano solo le spese delle amministrazioni centrali.. Una posizione ratificata dalle Istituzioni Europee.

Scuole, universita’ ed enti di ricerca destinano altre risorse allo stesso scopo.
(Fonte: Spesa di software nella Pubblica Amministrazione, Pdf, Università Degli Studi di Padova)

Pensi per esempio che solo il Comune di Milano, in licenze Microsoft, destina circa trecentomila euro ogni anno.
(Fonte: attivissimo.blogspot)

…ci sembra evidente che a produrre senza percepire siamo tutti noi, attraverso un apparato che destina enormi risorse pubbliche al pagamento di licenze sui software. Esistono alternative gratuite, altrettanto valide, e data la situazione economica del paese sarebbe grave non tenerne conto.

Senza fanatismi credo che sia un’iiziativa da promuovere. Questo è il mio commento alla sottoscrizione:

Da anni mi batto per questa causa nelle scuole dove ho lavorato, che hanno il serio problema di reperire computer efficienti, figuriamoci il software! Oggi con una connesione a banda larga la P.A. potrebbe sfruttare le applicazioni da ufficio (ed altro) offerte direttamente dalla rete gratuitamente. Segnalerò l’iniziativa nei miei siti.

La lettera è stata spedita il 20 luglio. L’evento è andato in onda su “Telecamere”, Rai3, domenica 30 luglio alle 12:00.

Video della trasmissione.

La lettera sul web: elenco siti.

Lo stesso articolo su Maestro Alberto, il sito ufficiale.

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