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WiseMapping e Mappio: due strumenti per le mappe mentali



WiseMapping è l’ultimo strumento per il mind mapping online con il quale creare facilmente mappe mentali e concettuali.

L’applicazione non offre nulla di nuovo rispetto agli strumenti già disponibili nel web ma è comunque ben fatto.

I diagrammi risultanti sono chiari, ci sono molte opzioni tra cui spicca la possibilità di trascinare e lasciare gli elementi.

Ci sono anche efficaci strumenti di editing: colori e fonts di tutti i tipi e ombreggiature. Purtroppo manca la funzione dell’inserimento delle immagini e delle icone.

Le mappe possono essere etichettate, salvate ed inserite in una pagina web. Si possono invitare persone a collaborare proprio come accade in Mind42 e Mindmeister.

Il servizio, al momento è in fase beta ad invito.

Segnalo anche Mappio, un sistema alla YouTube dove creare una mappa da un testo, condividere e pubblicare mappe mentali.

Ben fatto, vi si possono inserire immagini, icone e links. Si distingue per il pieno controllo delle opzioni di editing e per la flessibilità d’uso. C’è anche una guida articolata su come procedere alla creazione passo per passo.

Ad ogni mappa corrisponde una pagina con link diretto all’immagine e codice HTML per inserirla in una pagina web in vari formati.

Un servizio davvero ottimo (un esempio sotto).



A proposito di mindmapping, colgo l’occasione per segnalare anche WikiMindMap, un efficace sistema di ricerca per Wikipedia capace di visualizzare i risultati della ricerca attraverso una mappa mentale.

Il punto sui principali strumenti per la costruzione di mappe mentali online:

Mayomi, una delle prime proposte di questo genere, è ormai offline.


EduSim: ambiente virtuale per la didattica interattiva



EduSim (Educational Simulation) è una affascinate strumento didattico pensato per gli insegnanti.

Si tratta di un ambiente virtuale interattivo in 3D per simulare vere e proprie lezioni per tutti i livelli di scuola, dalle elementari alle superiori.

Nella piattaforma possono essere inseriti video, immagini, musiche, testi i quali possono essere modificati in vari modi: ruotati, girati capovolti, spostati, trasformati e resi tridimensionali in una specie di divertente gioco educativo.

Può naturalmente essere usata per scopi diversi, come strumento di supporto nelle riunioni di gruppo per esempio.

L’accostamento con Second Life viene spontaneo. Il video sopra, tuttavia, vale più di qualsiasi spiegazione.

L’applicazione per ora è disponibile per il download soltanto per Mac (ma presto lo sarà anche per Windows).

Potrebbe essere effettivamente usata a scuola? Se penso allo stato dei laboratori d’informatica delle scuole italiane e alla qualità insegnamento delle materie tecnologiche nei vari ordini di scuola mi viene da ridere… Non conosco troppe scuole ricche con insegnanti geek!

Una recensione più approfondita su Religione 2.0 e una presentazione su SlideShare.

Via | Mashable


Connexions: condivisione di contenuti educativi



Connexions è una community dove condividere contenuti educativi, suddivisi in moduli che possono essere organizzati come corsi, libri, rapporti, studi, eccetera.

Ci sono autori, istruttori e allievi. Gli autori creano i moduli e collaborano nella rete sociale, gli istruttori costruiscono e condividono raccolte personalizzate dei moduli e gli allievi cercano ed esplorano i materiali a disposizione.

Si tratta quindi di un ambiente di apprendimento in continuo sviluppo, libero e collaborativo, in cui pubblicare velocemente supporti educativi e didattici in rete.

I contenuti sono variegati e adatti a tutte le fasce di età: bambini, studenti, universitari e professionisti di vari settori.

I materali (molti di tipo modulare non lineare), sono liberamente accessibili e rispondono alla licenza Creative Commons “attribuzione“, che ne consente il libero utilizzo e la diffusione.

L’utente è libero di organizzare i “pezzi di conoscenza” a modo suo. Connexions, infatti, mira a dimostrare che la conoscenza è un sistema di interconnessioni che non si raggiunge solamente con il metodo tradizionale attraverso le classiche lezioni o studiando soltanto nei libri.

Questo tipo di organizzazione del sapere, a detta dei creatori del sistema, rende i blocchi di conoscenza strutturati da un utilizzatore facilmente riutilizzabili da altri. Ciò genera comunicazione e collaborazione tra autori ed istruttori in modo da accrescere il beneficio dell’apprendimento.

Vi si trovano già alcuni contenuti in lingua italiana.

Si tratta a mio avviso di un progetto ambizioso ed intelligente che avrà buon esito soltanto in base all’interesse che riscontrerà con gli utilizzatori.

Connexions è una piattaforma educativa aperta, pensata dalla Rice University.

Via | eHub


Sketchcast: lavagna virtuale online



Ho letto circa una decina di recensioni su Sketchcast, in inglese, spagnolo e italiano, dove l’applicazione viene definita nei modi più disparati: strumento per disegnare e fare schizzi, registratore di disegni, strumento per creare presentazioni, per inserire disegni nei blog, per condividere idee e appunti in forma grafica, screencasting creativo, lo YouTube degli schizzi.

In effetti è un po’ di tutto questo. Si tratta infatti di un’applicazione web che ci fornisce un’area, una sorta di lavagna virtuale, in cui si può disegnare e scrivere con il mouse ciò che si vuole. Tutto il nostro lavoro viene registrato e si può anche aggiungere un commento audio.

Una volta terminato lo Sketchcast, possiamo salvarlo, pubblicarlo, condividerlo, inviarlo per posta elettronica ed inserirlo in una pagina web tramite codice.

L’utente registrato (come in tutte le reti sociali degne di tale nome) può valutare e votare i lavori degli altri, lasciare commenti e sottoscrivere i vari canali personali tramite rss.

Sketchcast (disponibile anche in italiano) è munito di alcuni semplici strumenti grafici (paletta colori, testo) e di un pulsante che consente di fermare la registrazione in modo da modificare la creazione o correggere un errore.

Non è difficile immaginare un suo utilizzo anche in campo didattico, non solo per l’apprendimento a distanza, ma anche per sostituire ed integrare l’ormai generalizzato uso di PowerPoint nelle lezioni multimediali via computer o via web.

Come ho già scritto nel titolo, Sketchcast potrebbe benissimo essere usato da insegnanti, uomini d’affari e formatori di vario genere come pura e semplice lavagna virtuale in cui il mouse sostituisce i classici gessetti.

Via | Google Blogoscoped


Kerpoof: educare divertendo





Kerpoof è un coloratissimo sito dove bambini e adolescenti possono creare storielle, fumetti e cartoni animati e modo variegato e divertente.

L’interfaccia accogliente e amichevole consente di superare l’ostacolo della lingua inglese.

Si sceglie una delle tante scene (45) dove inserire personaggi ed oggetti vari, i quali possono essere ingranditi, rimpiccioliti, ruotati e spostarti. Si può aggiungere una nuvoletta di testo e addirittura passare da un’ambientazione diurna ad una notturna.

I nostri capolavori possono essere modificati in qualsiasi momento, salvati, stampati e condivisi via email come se fossero una cartolina elettronica. Peccato che le creazioni non possano essere trasferite ed inserite in una pagina web personale come in un blog tramite codice.

Kerpoof si pone l’obiettivo di diventare uno strumento educativo tale da essere usato anche dagli insegnanti a scuola. In effetti il sito presenta tutte le caratteristiche dell’edutainment, ci si può infatti divertire giocando in modo costruttivo e creativo.

Sperimentandolo con i bambini ho notato che essi, sotto la guida di un adulto, potrebbero rimanere indaffarati per ore. L’attività educativa si integra così molto bene con lo svago e l’insegnamento delle abilità informatiche può essere decisamente agevolato.

I bambini, inoltre, hanno la possibilità di sbizzarrire a loro creatività, inventando racconti e apprendendo le tecniche del montaggio e dell’animazione video.

In questa pagina, attraverso alcuni video, si spiega come realizzare un filmato e come animare i personaggi (vedi anche un video su YouTube).

Kerpoof è un sito gratuito ed è in continua evoluzione. Per capire esattamente cos’è bisogna necessariamente provarlo. Provateci e divertitevi, non ve ne pentirete di certo.

Via | Go2Web2.net


Mango: corsi gratuiti di lingue straniere



Mango è un sistema semplice ed efficace per apprendere le lingue online.

Offre corsi completi ognuno di circa 100 lezioni interattive per studiate i seguenti idiomi: Inglese, Spagnolo, Tedesco, Francese, Italiano, Portoghese, Russo, Greco, Cinese Mandarino, Giapponese.

I corsi sono specifici secondo la madrelingua: Inglese per madrelingua spagnoli, Russo per madrelingua inglesi e così via.

Ho provato il corso di Spagnolo per madrelingua inglesi, soltanto una breve sezione perché consta di ben 103 lezioni ognuna delle quali composta da decine e decine di diapositive. Per esempio la prima ne include 78.

Ogni diapositiva è in pratica un’esercitazione, di solito una breve conversazione che si può ascoltare nelle due lingue scelte.

Ben fatto anche il corso di Italiano per madrelingua inglesi, utile per chi vuol rafforzare la conoscenza della lingua della terra d’Albione.

Il materiale è abbondante e ben strutturato. C’è ovviamente qualcosa da migliorare e ho notato qualche imprecisione, del resto il servizio è ancora in fase beta.

Mango permette un apprendimento graduale e progressivo delle lingue, privilegiando l’approccio contestuale a scapito di quello grammaticale e (particolare non trascurabile) è completamente gratuito.

Funziona in Flash e necessita soltanto di registrazione.

Ho avuto una prima impressione molto positiva. Mi viene da pensare che, oltre ad un uso personale domestico, possa tornare molto comodo come laboratorio linguistico scolastico e come valido strumento per l’integrazione degli studenti stranieri.

Studenti che, tramite una semplice connessione ad internet, potrebbero esercitarsi a casa e far fruttare il lavoro svolto a scuola con un insegnate.

In considerazione della ricchezza dell’offerta spero che Mango in futuro non si converta in un servizio a pagamento.

Approfittiamone di corsa perché ne vale davvero la pena.


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