Archivio per la tag 'curiosità'

Google Earth Clock: un orologio fatto con Google Earth

Google Earth Clock è un un orologio fatto con Google Earth.

Mostra le cifre digitali dell’ora attraverso immagini satellitari direttamente nel browser di navigazione (vedi video).

Per avviare l’esperimento è necessario ottenere un apposito plugin.

Siamo ormai 7 miliardi di persone e tu che numero sei?

La popolazione mondiale raggiungerà i 7.000.000.000 di persone fra poche settimane e la BBC ha pubblicato un interessante strumento di analisi statistica intitolato 7 billion people and you: What’s your number?.

Per scoprire che numero è una persona basta inserire la data di nascita e procedere. Io, per esempio, sono la persona numero 3.160.908.299.

Lo strumento, inserendo altri semplici parametri, offre dati riguardo la popolazione mondiale e su una singola nazione (tasso di crescita, immigrazione, aspettative di vita secondo il sesso, ecc.).

Curioso ed interessante.

Una settimana di checkin su FourSquare (video)

Per celebrare il raggiungimento dei 10 milioni di utenti, FourSquare pubblica un video intitolato A Week of Check-ins on the Path to One Billion.

Il filmato mostra in una mappa dinamica nel planisfero l’attività degli utenti. Gli usi più frenetici si svolgono negli Stati Uniti, in Europa, Brasile e Giappone.

Un risultato sorprendente per FourSquare in poco più di due anni di vita.

Followgram: il tuo profilo pubblico di Instagram direttamente sul web

Followgram non è il solito servizio che porta le foto di Instagram sul web, ma molto di più.

Si tratta di un progetto del tutto italiano messo a punto da Fabio Lalli e Lorenzo Sfienti che principalmente mette a disposizione degli utenti un profilo pubblico di Instagram direttamente sul web, un cosiddetto vanity URL, in modo tale che chiunque, pur non avendo un iPhone o uno smartphone Android, possa seguire un feed fotografico IG in internet.

Followgram fornisce anche il codice per ottenere un bottone “follow me” da implementare in qualsiasi sito web o blog (vedi in fondo al post il mio).

Il vanity URL, ovvero il link permanente del portfolio di un utente, può essere personalizzato in modo tale da ottenere un indirizzo del tipo http://followgram.me/nome (il mio permalink per esempio è http://followgram.me/terminal.

Da qui chiunque può iniziare a seguire nuovi instagramer, sottoscrivere il feed RSS, condividere il foto blog nei social network alla Twitter, FaceBook, Google+, commentare le singole foto, cliccare sul bottone “mi piace”.

Un’altra funzione interessante di Followgram è quella che consente di creare album fotografici personalizzati. Ovviamente si possono visualizzare le foto popolari, ricercare foto in base all’hashtag, scovare e seguire nuovi amici.

Visto il grande successo di Instagram e dei dispositivi mobili per condividere foto in Internet, Followgram.me si propone, un po’ alla FourSquare di dedicarsi al business via web in modo che le aziende interessate possano promuovere il loro marchio commerciale.

Followgram, in conclusione, è un’ottima idea, una proposta che sicuramente sarà migliorata col tempo, facile da utilizzare e del tutto gratuita.

Le abitudini di chi usa gli smartphone (video)

The Mobile Movement: Understanding Smartphone Consumers è un video che mostra in forma infografica i risultati di una ricerca di mercato commissionata da Google su un campione di cittadini americani riguardo le abitudini di chi usa gli smartphone.

Il filmato spiega in modo semplice come gli smartphone di nuova generazione, tipo iPhone o Android, stiano influenzando la vita della gente, soprattutto riguardo la ricerca dei contenuti, l’accesso ai social network e lo shopping online.

Il tutto per fregarci ancora meglio con la pubblicità…

Color: creare e condividere album fotografici di un luogo o un evento collettivamente

Secondo molti autorevoli osservatori Color ha tutte le carte in regola per essere una rete sociale rivoluzionaria e per ottenere un successo paragonabile a quello che in passato fu di Twitter.

Si tratta di un’applicazione gratuita per iPhone e Android che permette di condividere album fotografici di un luogo o un evento collettivamente.

Bill Nguyen, il suo fondatore, ha ottenuto un’investimento di 41 milioni di dollari per la startup ed è anche il fautore di Lala, il servizio di musica in streaming recentemente comprato da Apple.

In buona sostanza Color è un social network che consente di associare ad un posto tutte le fotografie scattate nelle sue vicinanze. Esse saranno a disposizione automaticamente ed immediatamente per tutti gli utenti che si troveranno localizzati nei paraggi.

Pensate ad un concerto, un meeting, una conferenza, un posto di lavoro o di studio, un evento pubblico e sociale come un matrimonio o una qualsiasi altra ricorrenza. I partecipanti, tramite smartphone, potranno realizzarne in tempo reale l’album fotografico e scaricare le foto sul proprio tablet e telefono cellulare.

Si scatta una foto tramite l’applicazione, si carica online ed essa sarà disponibile per il download di tutti i partecipanti geolocalizzati all’istante e in futuro. L’immagine infatti, sarà associata indissolubilmente ad un luogo specifico. Non manca ovviamente l’integrazione nelle reti sociali e la totale libertà di condivizione (vedi video demo).

Sembra una cosa semplice ed intuitiva ma è proprio grazie alla semplicità che si riesce ad ottenere successo.

Color sfrutta quella che sarà la parola d’ordine delle nuove reti sociali: la prossimità. Non più soltanto amicizia, spesso fittizia, e geolocalizzazione ma la vicinanza delle persone che condividono immagini.

In più Color.com offre quel senso di ignoto e di morboso tipico di servizi come Chatroulette in grado di alimentare la curiosità e che risponde alla domanda: quali immagini troverò?

Quando si “colora un posto” le sue immagini saranno ad esso per sempre associate e rimarranno on the cloud per tutti i viaggiatori che lo visiteranno. Le persone che arriveranno lì, anche mesi ed anni dopo, potranno vederle, scaricarle, rintracciarle tramite tag come in un gioco basato sul concetto di realtà aumentata.

Quando si partecipa ad un gruppo potremo condividere i profili degli altri utenti ed allargare la sfera sociale, non in base all’amicizia ma grazie alla prossimità del luogo in questione.

Immaginiamo pertanto di usare una specie di Instagram che funzioni un po’ come FourSquare e che consenta, oltre alla localizzazione, di condividere foto di luoghi ed eventi e di stabilire relazioni con il gruppo partecipativo.

Credo proprio che funzionerà. Da non Perdere.

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