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CableSearch: motore di ricerca dei documenti pubblicati da WikiLeaks

Anche e soprattutto in internet il polverone suscitato dalla pubblicazione delle conversazioni confidenziali tra diplomatici statunitensi e alcuni esponenti del governo USA non cessa di fra discutere.

Si sta assistendo ad una vera e propria massiccia opera di censura che ha reso protagonisti i servizi di hosting di Amazon, Twitter, i finanziamenti aperti da Julian Assange su PayPal e le banche svizzere.

Per chi volesse ricercare e consultare i cosiddetti cable è disponibile anche CableSearch, un motore di ricerca dei documenti pubblicati da WikiLeaks.

CableSearch vuol rendere più maneggevole e alla portata di tutti la ricerca dei documenti ormai pubblici.

Si basa su circa un migliaio di cable ed è in grado di filtrare i contenuti in base a vari parametri: popolarità, data di pubblicazione, fonte della pubblicazione e via dicendo.

Il fenomeno Chatroulette spiegato in un video

Questo ottimo video di Casey Neistat spiega in modo molto semplice quello che si nasconde dietro al fenomeno Chatroulette.

Per chi ancora non lo sapesse si tratta di una servizio di random video conferencing inventato da un teenager russo che sta riscuotendo un successo enorme nel web.

In buona sostanza Chat Roulette è uno strumento dove, in totale assenza di privacy, le persone possono mettersi in contatto a caso con altri sconosciuti via webcam senza alcun filtro.

Le conseguenze sono immaginabili. Secondo l’autore del video (che non contiene immagini oscene), il quale ha analizzato per così dire “scientificamente” il comportamento della gente della webcam roulette, il 71% degli utenti sono maschi, il 15 femmine e il 14 pervertiti (a stare stretti direi), motivo per cui non metto il link.

Mi direte, perché parlarne allora?

Per il semplice fatto che siti di questo genere stanno fiorendo in rete e i cloni di Chatroulette stanno nascendo ogni giorno. Quindi, volenti o nolenti, dovremo farci i conti.

Sto parlando per esempio di JayDoe (senza webcam), CamCarousel e Zupyo (identico all’originale), Tipitty (in Spagnolo) ma molti altri arriveranno.

Mi chiedo: finché un adulto decide di entrare consapevolmente in questi siti, nulla da eccepire. Ma se a entraci è un minore?

Io sono contro la censura in Internet e non voglio di certo entrare in questo campo delicato e spinoso in questa sede.

Tuttavia, da genitore, è bene prendere delle precauzioni almeno fino a quando non si decideranno a mettere un minimo di filtro per limitarne l’accesso.

Il finale del video è davvero interessante e Casey sembra dirci di evitare internet per conoscere gente ma piuttosto di provare a scoprire le persone in carne ed ossa e munite di intelletto nella vita reale.

Naviga come un cinese: esperienza di censura vissuta

China Channel offe un plugin per Firefox che consente di accedere alla rete come se lo facessimo dalla Cina, con tutte le restrizioni che ciò comporta.

Un’esperienza altamente educativa che ci fa capire cosa sia la censura di stato.

L’estensione mira a sostenere la solidarietà nei confronti dei cittadini cinesi mostrando, anzi negando la visualizzazione di tutto quanto è sgradito al regime. Si naviga infatti con un vero IP cinese.

Certi termini sono del tutto vietati. Provate a fare una ricerca sul Tibet o sui fatti di piazza Tienanmen per capire.

Via | blogoscoped


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