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Quanto sei esperto di web2.0? Fai il test!



How web2.0 aware are you? è un divertente test che determina quali siti web2.0 hai visitato recentemente.

Clicchi sul pulsante, un rullo tamburo, ed ecco la tua percentuale! Io la prima volta ho ottenuto un buon 57%.

Simpatico quanto inutile.

Via Micro Persuasion


3108: le mie segnalazioni per il blog day

3108 è la cifra che più assomiglia alla parola BlOg, per questo oggi è il blog day.

Io segnalo 5 blogs italiani:

Pandemia: internet e new media

Andrea Beggi: blog tecnico informativo

Dario Salvelli’s Blog: blog tecnico informativo

Downloadblog:internet, tecnica e news

Master New Media: news sull’editoria indipendente

Slideshow 2.0, trasformare immagini in proiezioni

Con Slide, ennesimo programma web 2.0, è possibile creare rapidamente delle proiezioni d’immagini da inserire nel proprio blog.
Le immagini possono essere caricate da Photobucket, Flickr, MySpce, da URL generate da un qualsiasi servizio di hosting e dal’hard disk del proprio computer.

Dopo essersi registrati, i passi da fare sono tre:

  1. creare la slideshow caricando le immagini (io l’ho fatto da Flickr accedendovi direttamente dall’interfaccia di Slide) e personalizzarla, con temi, tags, descrizioni, scegliendo dimensioni e stili diversi, ce ne sono tanti e molto simpatici. I nostri cambiamenti e le nostre prove sono visibili in tempo reale!
  2. Salvare la proiezione. A questo punto viene generato un codice valido per numerose piattaforme di blogging.
  3. Copiare ed incollare il codice nel nostro sito.

Il risultato è quello che vedete. Ma è soltanto una delle tante svariate possibilità. La slideshow viene conservata nel nostro profilo, può essere modificata in qualsiasi momento e può essere iviata per email o salvata nel nostro computer per usarla come screensaver.

Nel sito c’è anche una community con cui condividere presentazioni e dove scegliere quelle che più ci piacciono, da modificare a nostro gusto e da aggiungere alle nostre favorite. Ce ne sono alcune molto ben fatte. Ecco un esempio con Marylin Monroe.

Davvero un ottimo servizio, facile da usare ed anche molto divertente!

La buona educazione del blogger contemporaneo

In questi giorni sono stato al centro di un caso che ha avuto una certa eco nella comunità dei bloggers italiani. Riassumo.

Ho pubblicato un post e mi sono accorto che una parte di esso ed una immagine da me creata (ospitata sul mio account di BubbleShare) erano state copiate da un altro blog.

Ne ho parlato con Luca Conti, Pandemia, e lui ha pubblicato un articolo di denuncia e di sostegno nei miei confronti, essendo in questo periodo molto vigile sul comportamento dei media italiani nel riferire notizie.

Si è creato un piccolo caso che si è risolto con il Mea Culpa di Googlisti, le loro scuse e con la piena comprensione da parte mia. Del resto ho scoperto la cosa perché frequento spesso il loro sito, che trovo interessante e che è stato per me anche spunto di idee per scrivere. Lo testimonia il fatto che è presente non solo tra i miei preferiti ma anche sul mio linkroll di Delicious da tempo.

La questione che, amaramente, ha addossato su di me anche qualche ingiusta critica, e la lettura di questo illuminate post di Enrica su Orientalia4All, offrono lo spunto per alcune considerazioni sulla blogosfera e sul comportamento dei bloggers:

  1. non tutti abbiamo la brillante dialettica e l’intuito di un Luca Conti, o la logorrea pungente e uno staff di collaboratori di un Beppe Grillo, fidiamoci delle nostre proprie capacità personali;
  2. è impossibile arrivare sempre per primi su un argomento e con ogni probabilità scriviamo di temi già trattati in altri luoghi, riportiamo dunque, citiamo, linkiamo, parafrasiamo, ma evitiamo di copiare di sana pianta un intero post o anche una parte di esso;
  3. rispettiamo noi stessi e chi ci legge, non facciamogli credere di essere ciò che non siamo;
  4. linkare è conveniente, perché permette di far conoscere e farsi conoscere;
  5. cerchiamo di essere professionali, anche se scriviamo dall’orticello di casa nostra dobbiamo essere consapevoli che il mondo ci osserva, ci può criticare, ci può esaltare, ci potrebbe distruggere;
  6. non sottovalutiamo, i concetti di etica, correttezza, superiamo le invidie, le vanità personali e coltiviamo i principi di collaborazione e solidarietà;
  7. siamo spesso costretti a subire una mala informazione, passiva, sfruttiamo la capacità dei bloggers di confezionarsi da soli l’informazione che vogliono, senza condizionamenti;
  8. non ragioniamo unicamente in termini di prestigio personale, il prestigio si ottiene guadagnandosi la stima degli altri;
  9. non pensiamo alle piccolezze, come i grandi numeri del contatore del nostro sito;
  10. coltiviamo il senso di appartenenza ad una comunità collaborando, senza mettersi in competizione.

Proprio questo è il punto che mi sta più a cuore: coltivare regole di comportamento non scritte per la comunità dei bloggers e contribuire a diffonderle.
Come l’esperienza quotidiana ci insegna, i codici taciti spesso valgono molto di più delle leggi scolpite sulla pietra.

Io, che sono principalmente un educatore e che mi diletto nei miei blog per pura passione, spero che non si sprechi la splendida occasione di comunicare che abbiamo tra le mani che è il blog e voglio credere che il giocattolo duri ancora a lungo senza rompersi.

PS: per scrivere questo post ho attinto a piene mani dai numerosi post scritti da Pandemia e dal magnifico post di Orientalia4All (segnalato anch’esso da Pandemia) dal quale, tra le numerose idee, ho apprezzato l’invenzione del neologismo netiquette che uso come parola calda di questo post.

Imparare l’inglese con i podcast


Englishblog è un servizio per apprendere la lingua inglese in formato blog e podcast. Ogni giorno ben 5 minuti!

Tutti i contenuti sono curati cal Centro Linguistico d’Ateneo Messinese.
Un’idea nuova ed intelligente.


Un’altra risorsa per la lingua inglese è Englishgratis. Come dice il nome stesso, il sito (in italiano), “grazie alla derivazione dalla celebre rivista English4Life, ti propone una serie notevole di materiali gratuiti di alta qualità che ti potranno rendere più agevole l’apprendimento dell’inglese. Che si tratti di grammatica o di letture, troverai su questo sito tutto quello che ti serve per imparare o migliorare l’inglese senza spendere nulla“.

Bloggers e plagio

Il plagio in internet, ed in particolar modo nella blogosfera, va sempre più di moda. Se si pensa al mondo dei bloggers, sempre più numeroso e pieno di principianti, è un fatto abbastanza naturale, fisiologico.

Non si hanno idee, non si sa cosa scrivere e allora si fa una bella ricerca raffazzonata sul web, si trova il post giusto, copia e incolla, un sistemata all’aspetto, ai links, una ritoccatina alla grafica… e il furto è servito.

Sono stato appena vittima di un caso simile, riguardo un post di questo blog, mi sono infastidito, ma poi, grazie a i consigli degli amici, mi sono reso conto che non ne vale proprio la pena. In fondo sin dal liceo mi copiavano i compiti di matematica… e io mi facevo copiare pure volentieri, per un senso di solidarietà tra coetanei. Ci vorrebbe soltanto un po’ di correttezza.

Ci sono molte maniere per vendicarsi nel web, ma ne vale la pena? Sicuramente dipende da ciò che si copia, dalla sua impotranza e soprattutto da chi si appropria indebitamente di una fonte: più è “importante” il ladro, più logica è la vendetta.

La mia etica mi ipone 3 regole fondamentali:

  1. mettere tra virgolette o in corsivo il testo citato;
  2. riportare sempre la fonte, tramite un riferimento esplicito;
  3. linkare il post originale.

Quest’ultimo è il comportamento più corretto, è come dire: “mi hanno colpito queste parole di Tizio e queste altre di Caio, vai anche tu a vedere cosa dicono perché sono interessanti”.

E invece, come giustamente dice Pandemia, le fonti non le cita nemmeno Repubblica ed è una pratica piuttosto diffusa nelle principali testate italiane, figurarsi se lo fa l’ultimo dei bloggers!

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Maestro Alberto Scuola Primaria

Maestro Alberto albertopiccini.it
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