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I miei primi 5000 segnalibri in del.icio.us

Ho appena raggiunto i 5.000 segnalibri salvati sul mio account di del.icio.us con questo bookmark. Il 17 gennaio scorso festeggiavo i 4.000.

A mio avviso il cosiddetto social bookmarking, ossia la possibilità di salvare e condividere link e segnalibri in internet, rappresenta una straordinaria opportunità perché permette di conoscere gli interessi e i gusti altrui e di promuovere i propri.

Si possono inoltre trovare contenuti che spesso anche i più celebri motori di ricerca non indicizzano bene.

Io sono terminal su del.icio.us, il mio network è composto al momento da 122 fan, se vuoi accedere anche tu usa il pulsante sotto:



Vedi anche | Come spiegare del.icio.us alla mamma


maestroalberto blog del giorno in Mooseek

Un grazie a Mooseek, web directory dedicata a software, hardware, risorse, tecnologia, per segnalare questo blog come sito del giorno.

Qui una breve recensione.

software, hardware, risorse, tecnologia


A chi assomiglia il tuo blog? Scoprio con Who Is Like It

Who Is Like It è un diversivo online che consente di scoprire siti simili ad uno dato semplicemente inserendo l’indirizzo.

Io ho scoperto di assomigliare a vari siti che non conosco ma anche a Go2Web2 e ad html.it?!?!

Via | killerstartups


Maintenance Mode, plugin per WordPress

Maintenance Mode è un comodo plugin per WordPress che permette di informare i visitatori quando un blog è in manutenzione.

Il plugin mostra una pagina informativa invitando a tornare in un secondo momento. Il messaggio può essere totalmente personalizzato mediante le opzioni di Maintenance Mode.

L’amministratore, tuttavia, continua ad avere pieno accesso al proprio blog.


Stress da blog: i blogger rischiano la morte?

“Internet, la morte arriva col blog”, questo è il titolo dell’inquietante articolo pubblicato da ANSA. La Causa? Lo stress.

…lo stress di tener aggiornato 24 ore su 24 un ‘diario on line’ combinato con l’assenza di esercizio fisico e di sonno e con una dieta irregolare e malsana, sono un cocktail potenzialmente letale che ha cominciato a mietere vittime nel mondo del web…

Si citano casi di blogger morti o colpiti da infarto, si parla dell’enorme pressione a cui i blogger professionisti (soprattutto americani) sono sottoposti, si riporta il caso di Michael Arrington, fondatore e direttore di TechCrunch, che è ingrassato di 15 chili in tre anni e che ha attribuito allo stress da blog il fatto che ora soffre gravemente di insonnia.

In effetti un blog di successo può certamente incanalarti in un circuito vizioso dove ci si sente quasi obbligati a sfornare post quotidiani e quindi a reperire continuamente informazioni, filtrarle e proporle con un tuo stile personale.

Non solo, c’è anche la gestione tecnica del blog, il rapporto con i lettori, con gli altri blogger, tutta la rete sociale di relazioni che nel tempo si creano e che a volte ci sopraffanno.

Certo se si eccede, se ci si siede 14 ore al giorno di filata davanti al pc, se si comincia a consumare i pasti davanti allo schermo, qualche problemino salterà sicuramente fuori.

In ogni caso nell’articolo si parla soprattutto di blogger professionisti, specie che in Italia non esiste perché anche chi campa di internet nel nostro Paese non è soltanto un blogger ma spesso anche giornalista o editore di piccole o grandi testate online.

Io, nel mio piccolo, ho pensato bene di dare più importanza alla mia salute e, anche se talvolta mi sento un rimbecillito con l’ansia da post, questo fine settimana ho spento il computer e ho pensato bene di stendere le mie stanche membra al sole. Per tre giorni ho chiuso con i blog, con la solita confusa e noiosa blogorrea quotidiana.

Mi sono connesso via laptop (e N95) soltanto qualche ora sopratutto per leggere la posta.

Il tempo è stato bello, l’odore del mare era forte e non c’era ancora nessuno…


La Babele dei Blog è crollata

Parto per celebrare la Pasqua da amici a Pesaro. Il tempo fa schifo, piove ininterrottamente durante tutto il viaggio.

Il cane si sente male e vomita. Mi fermo ed esco sotto l’acqua a farlo riprendere.

Giungo a destinazione. Ci si saluta, si mangia, tanto e bene. Da buon drogato del web, col pretesto di fumare una sigaretta, esco ogni tanto per controllare la posta elettronica dal telefonino.

Ci regalano un enorme uovo di sei chili vinto ad una lotteria. Ripartiamo ancora sotto l’acqua.

A metà strada ci troviamo in mezzo ad una vera e propria tempesta di neve. Le automobili cominciano a fermarsi, qualcuna esce di strada. Mio figlio ha paura, mia moglie è molto agitata. Riesco in qualche modo a proseguire in prima e seconda marcia per venti chilometri.

Arriviamo a casa sani e salvi ma mi sento molto stressato.

Accendo il computer, leggo email e notizie. Un tizio, ovviamente anonimo, lascia commenti cattivi e avvelenati nel blog. Decido di consentirli. Scopro che Blogbabel sbatte la porta per colpa di due buontemponi, pare.

Uno è nel mio blogroll, l’altro è un amico di internet. Mi dispiace e penso che abbiano fatto una cazzata un po’ tutti.

Babel è un film stupendo, ma questo teatrino proprio non mi piace.

La blogosfera italiana è sempre più simile al nostro Paese in declino: permalosa, caciarona, invidiosa, acida, talvolta persino volgare.

Sto male, ho la febbre a 38, vado a letto e scrivo nella mia mente questo post.

Di questa giornata mi rimane la foto di Andrea con Valentino Rossi appoggiato alla sua carrozzina, entrambi sorridenti. Mi sembra impossibile che non appartenga più a questo mondo terreno.

E’ Pasqua, ma non c’è più religione. La Babele dei Blog ci saluta: ite missa est.

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Maestro Alberto Scuola Primaria

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