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Woki: avatar animati e parlanti



Tempo fa ho dedicato un post alla sintesi vocale, recensendo Oddcast, servizio che consentiva di creare tra le altre cose avatar parlanti poliglotti.

Del tutto simile, praticamente identico, è Woki, un incredibile strumento che permette di creare personaggi parlanti da condividere in rete.

Una volta creati gli avatar possono essere ineriti in una pagina web (vedi la sidebar del blog). Essi rispondono alle mosse del mouse muovendo gli occhi e soprattutto … parlano!

Woki è un servizio gratuito, è necessario solamente registrarsi. Si puo scegliere in una vasta gamma di personaggi da personalizzare e modificare a piacimento (capelli, pelle, vestiario, accessori, sfondi, tipo di player… ).

Successivamente li doteremo della parola, registrando la voce da un cellulare, con un microfono, caricando un file audio in vari formati o digitando un testo in modo da farlo leggere da uno speaker. Ce ne sono in moltissime lingue e i lettori italiani (dal timbro di voce diverso) sono davvero “professionali”.

In sostanza con Woki si può creare un alter ego virtuale al volo, in modo semplice ed intuitivo. Gli avatar possono essere inseriti in un blog attraverso la classica porzione di codice (embed).

Le potenzialità di questo mezzo sono variegate e, sebbene sia molto divertente, non solo legate soltanto allo svago. Leggo sull’interessante blog DidaLLGo questa efficace sintesi:

Uno strumento che a primo acchito può sembrare più ludico che didattico ma che se ci pensiamo bene può offrirci diverse possibilità per creare materiali didattici per l’-learning, per le attività in FAD o da far utilizzare in attività strutturate dai nostri allievi.

Buono anche per un uso professionale ed educativo dunque. Assolutamente da provare.

Vedi anche Meez, un altro ottimo servizio per la creazione di avatar animati 3D.


Fix8: crea animazioni di te stesso con con la webcam

Fix8 è un incredibile sito che consente di creare degli avatar animati delle persone tramite webcam.

Assomiglia a Pikipimp, soltanto che funziona con la webcam creando miniclip e non immagini.

E’ necessario registrarsi e scaricare un software gratuito con cui aggiungere “maschere” animate e accesori al volto di chi sta di fronte alla cam: cappelli, occhiali, capigliature e gli oggetti più svariati.

I video ottenuti possono essere integrati in molti Instant Messenger (AOL, MSN, Yahoo e Skype), in modo da usare avatar animati per comunicare.

Fix8 è anche una rete sociale in cui condividere e commentare le creazioni e relazionarsi con gli altri utenti.

Purtroppo non è possibile inserire i video nei siti web (tramite il classico codice embed), tuttavia si possono scaricare e postare nei servizi di video sharirng alla YouTube in modo da aggirare l’ostacolo (sopra un esempio che ho trovato).

Un software molto simile e forse ancora più gradevole è disponibile con alcuni modelli di webcam della Logitech, i video effects.

A chi è interessato al divertimento tramite cam consiglio di visitare anche Cameroid, un sito dove è possibile scattare foto con la webcam e aggiungervi divertenti effetti speciali.

Via | Mashable!

Generatore di personaggi dei Simpsons



Dopo il generatore di personaggi di South Park, gli amanti dei fumetti, in particolare dei Simpsons possono divertirsi con The Simpsons Maker, un divertente generatore in Flash con cui creare personaggi del famoso cartone.

La creazione guidata con cui si costruisce un personaggio da stampare aggiungendo i vari elementi è davvero semplice e variegata. Peccato che le figure non possano essere salvate se non attraverso uno screenshot.

Sopra un mio squallido personaggio.

Via | Toysblog


Generatore di personaggi di South Park



Gli amanti di South Park possono divertirsi con questo divertente generatore in Flash con cui creare personaggi del famoso cartone.

La creazione guidata con cui si costruisce un personaggio aggiungendo i vari elementi è davvero molto variegata. Peccato che le figure non possano essere salvate se non attraverso uno screenshot.

Sopra un mio avatar.

Via | Toysblog


Stardoll: che bambole!



Devo ammettere che quando Stardoll si è presentato al pubblico, l’ho un po’ snobbato, pensando che fosse un servizio troppo faceto e poco utile.

In meno di un anno Stardoll ha raggiunto un successo strepitoso: quasi 7 milioni di utenti e ogni giorno mezzo milione di adolescenti dai 7 i 17 anni accedono alla comunità.

In Stardoll ragazzini e soprattutto ragazzine costruiscono, animano e fanno agire un loro avatar, un sosia sotto forma di bambola. Adulti, genitori ed insegnanti, vigilano (o dovrebbero) su tali attività.

E’ un colorato e divertente mondo immaginario, alternativo e virtuale, dove si può fare shopping, vestirsi alla moda, concorrere con le altre ragazze per diventare cover girl, inserire le sosia in scenari diversi, interagire con ospiti, amici ed amiche.

Un po’ The Sims, un po’ Barbie, bambini ed adolescenti possono dare libero sfogo alla loro fantasia, costruendosi un alter ego virtuale.

Ricchissimo il campionario delle celebrità rappresentate in Stardoll, anch’esse virtuali, con le quali possono essere fatte gran parte delle stesse cose che si fanno con il proprio avatar, in una totale forma d’identificazione ludica e coinvolgente.

I personaggi creati, alter ego personali e famosi, possono essere salvati in un album, stampati, condivisi con un’amica.

Se pensiamo al successo fenomenale di Second Life, al gusto che anche gli adulti hanno di vivere un’altra identità, realizzando attività diverse da quelle del mondo fisico e che spesso nella realtà rimangono solo un frustrante sogno irrealizzabile, si può facilmente capire l’approccio adolescenziale a Stardoll.

Del resto anche Second Life ha una sua area under 18 e promuove proficuamente il suo aspetto educativo, legato all’apprendimento a distanza, al lavoro di gruppo via internet, alla simulazione di attività autentiche, allo studio dei nuovi media e alla formazione aziendale.

Con un clic si ha la possibilità di intrecciare la vita di tutti i giorni con una vita parallela, in una parola di si può “giocare” e vivere un’esperienza a cui nessun bambino o adolescente intende rinunciare (e anche molti adulti… fortunatamente!).

Proprio vero: non esistono più le bambole di una volta…


Rassegna di siti web n° 4




Quarto appuntamento con Web Links, rubrica del blog dove segnalo le notizie e siti più interessanti di cui vengo a conoscenza che non riesco (o non voglio) segnalare in un post.

Chi è interessato a tutti i miei links può consultarli sul mio del.icio.us e magari sottoscriverli.

  • Stellarium, software opensource che mostra un affascinante planetario 3d;
  • Wikisky, planetario online, una sorta di Gogle Maps dell’universo;
  • Guruger, condivisione di musica direttamente da desktop;
  • Musotik, notizie musicali e immagini da Last.fm, video da YouTube, radio da Pandora, motore di ricerca torrents e molto altro in un posto solo;
  • DwarfURL, accorcia URL che funziona anche tramite estensione per Firefox;
  • Yoh, altro accorcia URL spagnolo;
  • Useamap, creare e condividere mappe personalizzate;
  • Myatabus, 5 giga gratuiti di storage online;
  • Nireblog, piattaforma blogging multilingue;
  • Picupine, albums di massimo 10 immagini online che espirano dopo una settimana;
  • Whoissick, community per convidere i problemi di chi soffre malattie;
  • Afrigator, blogosfera africana;
  • Authorati, widget che integra i voti dei lettori dei post di un blog;
  • iStalkr, aggregatore RSS che mostra in una linea del tempo le attività dei servizi feeds usati;
  • Alpha, il motore di ricerca personalizzato di Yahoo;
  • Breeze, creazione campagne tramite email;
  • Weblin, rete sociale di identità personali nel web sotto forma di avatar;
  • MyCyberTwin, chat di personalità virtuali via web;
  • VirusTotal, scanner online gratuito che usa i motori di alcuni famosi antivirus;
  • Fonts500, pacchetto di belle fonts gratuite da scaricare.



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