Corso di formazione a distanza: Social Software e Web 2.0 per la didattica

La facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Padova organizza il corso di perfezionamento e aggiornamento a distanza Social Software e Web 2.0 per la didattica.

Si tratta della seconda edizione del corso che ha una durata di 12 mesi, da gennaio 2009 fino a dicembre 2009, e a cui ho il piacere di partecipare come insegnante formatore attraverso la piattaforma Moodle e negli incontri in presenza.

Il corsista (oltre ai crediti) alla fine del percorso avrà la capacità di conoscere, valutare e gestire gli strumenti del Web 2.0, curando in modo particolare la loro integrazione nello specifico contesto di lavoro (Aziende, Pubbliche Amministrazioni, Università, Scuole, Agenzie di formazione professionale, ecc.), le dinamiche comunicative a supporto dei processi di apprendimento in rete e i criteri di selezione e gestione delle risorse impiegate in rete.

Il modulo che mi è stato assegnato riguarderà la comunicazione e condivisione dei contenuti nella costruzione e la gestione di un Blog.

Gli interessati potranno trovare tutte le informazioni nella pagina dedicata al corso.


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5 Risposte a “Corso di formazione a distanza: Social Software e Web 2.0 per la didattica”

  1. Luca dice:
    Pubblicato domenica 23 Novembre 2008 alle 10:07

    Alberto mi sembra interessante come iniziativa, come argomenti ormai abbastanza consolidati almeno tra i blogger 🙂

  2. Alberto dice:
    Pubblicato domenica 23 Novembre 2008 alle 10:14

    Certo non è rivolto ai blogger, anche se c’è sempre da imparare

  3. Ale dice:
    Pubblicato domenica 23 Novembre 2008 alle 20:16

    …ti sei dimenticato di dire che costa 500 euro!

  4. Alberto dice:
    Pubblicato domenica 23 Novembre 2008 alle 20:48

    Ho detto di leggere le informazioni. Pensavi forse che fosse gratis!?!?

  5. Jasha dice:
    Pubblicato lunedì 24 Novembre 2008 alle 00:53

    Sarebbe molto interessante e con tutti i modi che esistono per buttare 500 euro questo almeno e’ utile, non facciamo tanto gli scandalizzati.

    Peccato che io 500 euro non credo di averli!
    Grazie comunque della segnalazione 😉

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