Il computer da 100 dollari in vendita ai filantropi americani a 400



L’ambizioso sogno di Nicholas Negroponte di produrre un computer a basso costo per sconfiggere il cosiddetto digital divide, ossia il divario digitale tra paesi ricchi e paesi con economie disagiate, durante la sua lunga genesi ha visto un inevitabile lievitazione dei costi.

Da 100 dollari sembra si sia arrivati quasi al doppio (188$). Per questo motivo è al via un’iniziativa per recuperare denaro in modo da tagliare i costi.

Dal 12 novembre sarà possibile acquistare uno di questi laptop a 399 dollari e di fare una donazione per consentire la spedizione di un altro computer a un bambino di un paese povero.

Lo schema è chiamato G1G1 (give one get one, ossia dai uno prendi uno). Il computer è dotato di memoria flash da 1 giga, 3 porte USB, 256 ram di memoria, scheda di rete wireless, un display da 7.5″, alimentazione a manovella e ovviamente di software opensource.

Un gran bel gadget.



Studiato e concepito come un mezzo per garantire a tutti i popoli del mondo l’accesso alla conoscenza e per cercare di favorire una scolarizzazione omogenea.

Per chi ancora non lo sapesse il progetto si chiama OLPC (One Laptop Per Child, ossia un computer per bambino).

Con circa 280 euro (al cambio attuale) si potrà disporre di 2 computer, uno per sé e uno da donare. Il problema è che l’iniziativa è rivolta soltanto ai cittadini americani e quindi noi europei simo esclusi da un’iniziativa a cui in molti avrebbero partecipato volentieri. Me compreso.

Via | Mashable


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2 Risposte a “Il computer da 100 dollari in vendita ai filantropi americani a 400”

  1. hanna dice:
    Pubblicato martedì 25 Settembre 2007 alle 10:48

    Stronzate!
    Fosse una cosa pulita.
    Nel sottofondo c’è sempre il calcolo.
    Su mille click ci sarà sempre uno che compra,consuma e fa girare il dollaro….
    mai creduto in beneficenza

  2. Andrea Bichiri dice:
    Pubblicato martedì 25 Settembre 2007 alle 18:13

    Secondo me è la solita mossa pubblicitaria per fregare la gente…con la scusa della beneficenza tu paghi di più e loro si tengono la differenza…e poi nel terzo mondo hanno ben altri priorità da risolvere (vedi mangiare e curarsi..) prima di passare al pc a manovella..voglio dire ma non era più comodo farlo ad energia solare..

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